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domenica 22 ottobre 2017

Massimiliano Aalioto GHOSTS? a cura di Gabriele Simongini al Museo H.C. Andersen di Roma

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Che il lavoro di Massimiliano Alioto "mi appartenga", non è certo un segreto.
Lo trovo spesso commovente, coinvolgente, colto e anacronistico.
Anacronistico non perchè è un artista che dipinge per davvero, in un'epoca dove fare pittura, sembra quasi un delitto, ma perchè l'ho trovato sempre "avanti". proiettato nel futuro senza mai dimenticare quello che già è stato. A volte quasi incompreso...
Ma chi ha un briciolo di sapere, saprà sicuramente coglierne la caratura, l'essenza e la modernità.
Insomma l'icona dell'artista contemporaneo che sa vivere il presente, proiettandosi nel futuro senza dimenticare il passato



Museo Hendrik Christian Andersen
Via Pasquale Stanislao Mancini, 20 – Roma

MASSIMILIANO ALIOTO
GHOSTS?
a cura di Gabriele Simongini

INAUGURAZIONE
Giovedì 23 novembre 2017, ore 18  

MOSTRA
24 novembre 2017 - 4 febbraio 2018

Il 23 novembre 2017, alle ore 18.00 il Polo Museale del Lazio diretto da Edith Gabrielli presenta al Museo Hendrik C. Andersen diretto da Maria Giuseppina Di Monte la mostra Massimiliano Alioto. GHOSTS?, curata da Gabriele Simongini.

Il Museo Andersen si ripopola quasi magicamente con la famiglia dello scultore Hendrik Christian, grazie alle opere di Massimiliano Alioto, artista brindisino di nascita e milanese d’adozione, che nel suo dna coltiva la vocazione a riattivare le memorie del passato sotto il segno della tradizione in divenire.
Così il titolo della mostra, “Ghosts?”, col punto interrogativo, intende appunto suggerire apparizioni e presenze in bilico fra realtà e visione, sogno e memoria, ricostruzione filologica e immaginazione. Attraverso 33 quadri, 8 disegni ed un’installazione sembrano tornati a Villa Hélène gli Andersen: lo scultore Hendrik Christian, sua madre Helene, i fratelli Andreas e Arthur, la sorella adottiva Lucia Lice,  la cognata Olivia Cushing. E non mancano, fra gli altri, Henry James ed Ernest Hèbrard, l’architetto francese che collaborò con Hendrik al progetto per “The World Communication Centre”. 
Come scrive Gabriele Simongini, curatore della mostra, “i cent’anni precisi che separano i due artisti (Hendrik Christian Andersen è nato nel 1872 e Massimiliano Alioto nel 1972: misteriosa alchimia dei numeri…) si azzerano completamente, forse perché a Roma, come diceva Henry James, amico strettissimo di Hendrik, “il tempo si disintegra”. Fra loro si è creata un’ osmosi misteriosa fatta di affinità elettive che si nutrono di analogie e soprattutto di contrasti”.
La mostra e le opere di Alioto nascono in stretta osmosi con la storia e le atmosfere del Museo Andersen, in accordo con le linee guida delle esposizioni temporanee presentate nell’ambito del Polo Museale del Lazio, di cui il Museo Andersen fa parte. Così, agli occhi di Alioto ciò che è giunto a noi attraverso le sculture monumentali di Andersen, i suoi progetti, i rapporti intellettuali intrattenuti con insigni personalità, la caparbietà di perseguire un’utopia purtroppo irrealizzata (“The World Communication Centre”), rappresenta nel suo complesso la genesi di un’opera d’arte totale, complessa e grandiosa, che a sua volta arricchisce, incoraggia ed alimenta l’utopia dello spettatore: l’arte genera arte, l’arte del passato senza fatica dialoga con quella del presente. Alioto prova a ricreare il mondo “reale” di Andersen, fatto di vite, personaggi, incontri e situazioni, che rievochino al contempo la sua utopia mai compiuta. Il viaggio nel tempo della famiglia Andersen e dei suoi amici porta con sé tante trasformazioni e quei volti non sono mai pure citazioni “fotografiche”, emergono invece da uno spazio amniotico che li rigenera in una dimensione liquida, dilavata, talvolta caleidoscopica, frantumata in mille riflessi, e soprattutto percorsa dalle interferenze dello spettro solare. Sono spettri rianimati dallo spettro in cui si scompone la luce del sole, con un calembour pittorico? E su questa via Alioto immagina anche, da tanti punti di vista diversi, una “Ghost town” ispirata da varie aree, realmente esistenti, della zona di Fiumicino, quelle che Benito Mussolini promise di destinare alla realizzazione della “Città mondiale” senza poi mantenere l’impegno. Al piano terra invece, nello studio di Andersen gremito di figure monumentali e pur colme di affetti intimi, Alioto porta direttamente le scie dello spettro solare attraverso un intervento installativo che stabilisce una connessione concettuale con le opere del piano superiore riportando anche l’attenzione sull’essenza del lavoro pittorico, fondato sul colore-luce. Così, distesa sul pavimento del museo a cingere le sculture, la scomposizione dello spettro cromatico proietta idealmente le opere plastiche in una sorta di viaggio spazio-temporale (un “teletrasporto a basso costo”, lo definisce l’artista) che quasi le porta nel paesaggio contemporaneo dell’area di Fiumicino dipinto da Alioto, quello dove sarebbe dovuto sorgere “The World Communication Centre”.
In occasione della mostra, realizzata in collaborazione con DL Arte e M77 Gallery, verrà pubblicato da De Luca editore un catalogo con un testo introduttivo di Maria Giuseppina Di Monte, un saggio di Gabriele Simongini, un’intervista all’artista di Giuditta Elettra Lavinia Nidiaci e le riproduzioni delle opere esposte.  
         

MASSIMILIANO ALIOTO  è nato a Brindisi nel 1972, inizia a disegnare sin da bambino, studiando al Liceo Artistico e successivamente all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Dal 1994 inizia ad esporre le proprie opere in Italia, dal Caffè storico letterario delle Giubbe Rosse di Firenze ad importanti gallerie e spazi pubblici di Roma e Milano. Nel 1999 collaborando con la Casa d’ Arte San Lorenzo lo vede impegnato in esposizioni quali: Made in Japan, presso lo spazio Spazio consolo di Milano, Altre Direzioni in collaborazione con il gruppo Grandi Stazioni mostra itinerante nelle più grandi stazioni ferroviarie italiane. Nel 2003 finalista al IV premio Cairo Communication al palazzo della Permanente di Milano. Nel 2004 espone per la prima volta a New York, presso Scope Art. Dal 2004 al 2007 collabora con la galleria di Giovanni Bonelli esponendo fra l’altro nella mostra “Miracolo a Milano” (2005) presso il Palazzo della Ragione di Milano. Dal 2007 collabora con Italian Factory di Milano e produce importanti mostre e pubblicazioni editoriali, fra cui la “Trilogia sul Paesaggio Naturale”. Nel 2013 partecipa alla 55a Biennale di Arti Visive di Venezia nel Padiglione della Repubblica Araba Siriana. Nel 2017 ha tenuto la sua ultima personale, intitolata “Asfissia” e presentata negli spazi M.A.C. Fondazione Maimeri, a Milano.



Museo Hendrik Christian Andersen
Via Pasquale Stanislao Mancini, 20 
00196 Roma

info
Date:
Massimiliano Alioto. GHOSTS?      
24 novembre 2017 -  4 febbraio 2018

Orario museo:
tutti i giorni 9.30 – 19.30 (ultimo ingresso alle ore 19.00)
chiuso il lunedì
ingresso gratuito
tel + 39 - 06 3219089
pm-laz.museoandersen@beniculturali.it
                                   
Mostra a cura di:
Gabriele Simongini

Ufficio Stampa
Polo Museale del Lazio:
Marco Sala 
         tel +39 06 69994294
pm-laz.ufficiostampa@beniculturali.it
www.polomusealelazio.beniculturali.it
https://www.facebook.com/PoloMusealeLazio/
https://twitter.com/pmlazio
https://www.instagram.com/polo_museale_del_lazio/

Comunicazione per il Museo H.C. Andersen:
Valentina Filamingo
       pm-laz.museoandersen@beniculturali.it
https://twitter.com/MuseoAndersen
https://www.facebook.com/Museo-Hendrik-Christian-Andersen-161429973926958/timeline/
                                                           
                                                           
 

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