RITENGO CHE SIA DOVERE DI CHIUNQUE E A MAGGIOR RAGIONE DI NOI ITALIANI, FARE DI TUTTO PER PROMUOVERE, SALVAGUARDARE E DIVULGARE L'ARTE IN TUTTE LE SUE ESPRESSIONI.
UNA SOCIETA' DISTRATTA SUI FATTI DELL'ARTE E' UNA SOCIETA' VOTATA ALL'IMPOVERIMENTO... E NOI, DA QUESTO PUNTO DI VISTA, LO SIAMO GIA' ABBASTANZA!






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venerdì 12 maggio 2017

Sua Maestà la Biennale di Venezia. Cap.3... ovvero la mia Biennale...



In alcuni post precedenti, intitolati "Sua Maestà la Biennale", vi illustavo il programma della più importante kermesse italiana, legata al mondo dell'arte: la Biennale di Venezia.

Di rientro da Venezia esausto e colmo, ora vi racconto la mia Biennale.

Innanzi tutto vince l'atmosfera, il clima, l'euforia e soprattutto l'arte!

Sinceramente per quel poco o tanto, che ho avuto modo di vedere, 
vi confesso che è una delle edizioni che mi è piaciuta di più.

 Ma andiamo per gradi.




Il padiglione Italia, già da solo merita la visita.
Anche se aperto alla stampa un paio di giorni fa, è stato inaugurato questa mattina dal Ministro Franceschini. Mi è piaciuto!

Nello specifico il lavoro di Roberto Cuoghi, che troverete allestito all'interno del padiglione tricolore, è a dir poco impressionante!


 

L'Arsenale, (forse un po' troppo colmo) meriterebbe da solo, il tempo di "perdersi" per una giornata intera. I Giardini anche di più!

Kiki Smith ai Giardini: favolosa!

I padiglioni del Giappone e quello della Nuova Zelanda, imperdibili!.
Quello dell'Argentina, divertente. quello Danese "ecologico".
Quello tedesco no!

Il lavoro di Jessi Jones all'arsenale: commovente

e poi... beh, poi sarebbe un elenco infinito...

Ovvio, non tutto mi ha convinto ma il livello di questa 57^ edizione, è veramente elevato.

Anche fuori dall'Arsenale e dai Giardini la Biennale continua.

Tanti gli eventi "off"... 
ad esempio il progetto ASK YOUR BODY 
dello straordinario Evan Penny è di una bellezza disarmante!

...e poi... lui:
Damien Hirst
geniale, irreverente, furbo, scanzonatto, provocatorio e maledettamente irresistibile!
A Venezia con la mostra "Theasures from the Wreck of the Unbelievable" (Tesori dal naufragio dell'Incredibile), curata da Elena Guena allestita a Palazzo Grassi e Punta della Dogana. 
200 opere messe in vetrina per scatenare
un vero e proprio "corto circuito" per la vista e la mente.

Un rammarico? non avere avuto il tempo (e l'energia) di andare a visitare la mostra dedicata ad Alighiero Boetti, Minimum/Maximum allestita alla Fondazione Giorgio Cini...


Per finire due consigli:
se decidete andare a vedere Hirst, visitate prima Palazzo Grassi e poi Punta della Dogana.
Vi conviene acquistare il biglietto on line per evitare file interminabili

Se vi recate alla Biennale, prima l'Arsenale e poi i Giardini.
Usciti dai Giardini (dalla parte opposta da dove entrerete), non tornate indietro. Poco segnalata, ma c'è e funziona, trovate un motoscafo navetta che vi porta gratuitamente ai Giardini.
 


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