RITENGO CHE SIA DOVERE DI CHIUNQUE E A MAGGIOR RAGIONE DI NOI ITALIANI, FARE DI TUTTO PER PROMUOVERE, SALVAGUARDARE E DIVULGARE L'ARTE IN TUTTE LE SUE ESPRESSIONI.
UNA SOCIETA' DISTRATTA SUI FATTI DELL'ARTE E' UNA SOCIETA' VOTATA ALL'IMPOVERIMENTO... E NOI, DA QUESTO PUNTO DI VISTA, LO SIAMO GIA' ABBASTANZA!






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martedì 5 maggio 2015

IO SOTTRAGGO. LA TRIANGOLAZIONE CIBO-CORPO-PESOPerformance sull'ossessione anoressico-bulimicadi e con Giovanna Lacedra




IO SOTTRAGGO.
LA TRIANGOLAZIONE CIBO-CORPO-PESO
Performance sull'ossessione anoressico-bulimica
di e con Giovanna Lacedra

Torna, rinnovata e arricchita da un inedito Reading:"Diario di un'Anoressia"  .
Performance con pagine selezionate, tratte dai Diari personali dell'artista, interpretati dalla stessa.
A VENEZIA
sabato 9 maggio 2015
in concomitanza con l'inaugurazione della 56A BIENNALE INTERNAZIONALE D'ARTE

Presso il Nuovo spazio Espositivo
EL MAGAZEN DELL'ARTE
DORSODURO 1375 - nei pressi dello Squero di San Trovaso
LIVE PERFORMANCE ore 20.00


Un evento organizzato da RO.SA.M Associazione Culturale di Roberta Semeraro
Grazie a Marco Agostinelli
Info-press: ass.rosam@gmail.com



COMUNICATO STAMPA:
4 Luglio 2005

“Lasciarsi morire di fame. Sottrarsi al mondo.

 Farlo con coscienza. Sceglierlo, ogni giorno, con vocazione.

Oggi: 475 Kilocalorie.”



Trasformare in arte la patologia.

Fare in modo che il corpo – per anni ostaggio di rituali ossessivi,

per anni contenitore di vuoti affettivi, di assenze e di mancanze –,

diventi racconto espressivo di una tra le più paradossali malattie:

il disturbo anoressico-bulimico.
Mangiare niente come mangiare tutto. Svuotarsi come ingombrarsi.

Mettere dentro il mondo intero, o il mondo intero rifiutare.

Sbranare pulsionalmente l’amore che non si ha o scegliere stoicamente la rinuncia.

Controllare il corpo per illudersi di controllare la vita intera.

Operare calcoli minuziosi, e istituire una vera e propria aritmetica del desiderio.

Sottrarsi chili per sottrarsi ai desideri. Scarnificarsi per rendersi visibili.

E tutto questo per sopravvivere ad altro.



Donne che si sfondano di cibo e vomitano infilandosi due dita in gola,

al fine di espiare una colpa che si radica molto più in là di una folle orgia alimentare.

Donne che si sfondano di cibo e non vomitano, creando –  con un corpo in dilatazione – 

barriere con le quali difendersi dal mondo e da una dimensione dell'affettività, che genera in loro

inadeguatezza e panico.

Donne che non mangiano per dimostrare a se stesse e al mondo che le terrorizza,

quale alto dominio siano capaci di esercitare su sé stesse e sui propri appetiti.

Autocontrollo, perdita patologica di controllo.

Dispercezione, devastazione, perfezionismo e inibizione.

Donne che si riempiono di cibo. Donne che si svuotano di sé.

Perché il dolore che le fa agire è in verità un dolore profondissimo. Che a volte neppure loro conoscono.



Al di là della fame e della sua negazione, esiste un’altra fame. Più feroce, più legittima, più importante.

Una fame del cuore. Che ha il diritto di essere ascoltata.


Il corpo di un’anoressica-bulimica, è un corpo rotto.

È corpo-contenitore di vuoti e di parole.  Troppi vuoti e troppe parole.

Tutto nasce da una frattura nella relazione, da una crepa tellurica nella comunicazione.

Digiunare e divorare sono prese di posizione estreme. Punizioni. Penitenze.

Il corpo si trasforma in una conca sgombra o una pattumiera.

E il cibo-non-cibo diventa il solo strumento capace di mettere a tacere ciò che si agita dentro.

L’anoressia è una fame infinita, tenuta in catene. La bulimia è invece, una legione di appetiti che sconfina.

Attacca la roccaforte dell’ipercontrollo, l’abbatte, e disintegra ogni impalcatura scenica.

Cibo negato. Cibo abusato. Cibo-veleno. Cibo-eroina. Cibo non-più-cibo.

È la paura che ci allontana dal cibo. È la paura che ci spinge verso il cibo.

È la paura di quel vuoto d’amore che ci impone di dilatarlo, per abituarci ad esso.

Anoressia, Bulimia, Binge Eating e Obesità sono espedienti autodistruttivi, ricercati per sopravvivere a tutto il resto.

Per tentare di governare il vuoto. Per provare a non sprofondare.

Presto però diventano vere e proprie dipendenze. Fino a trasformarsi in mortali patologie.



IO SOTTRAGGO è un grido contro il silenzio di chi non sa e non vuole vedere, di chi ignora e superficializza.

Di chi sceglie di non capire. IO SOTTRAGGO vi costringe a guardare nel perimetro triangolare di questa verità.

IO SOTTRAGGO è un atto di coraggio che mira a combattere la vergogna e  l’omertà.

In nome di una verità che vive rovesciata dall’altra parte dello specchio.


(testo di Giovanna Lacedra)


www.iosottraggo.it

https://www.facebook.com/pages/IO-SOTTRAGGO-Performance-su-Anoressia-Bulimia-di-Giovanna-Lacedra/125503860886582


Giovanna Lacedra
performing
IO SOTTRAGGO
Sabato 9 maggio ore 20,00
 Presso

EL MAGAZEN DELL'ARTE
DORSODURO 1375 - nei pressi dello Squero di San Trovaso
VENEZIA
Info-press: ass.rosam@gmail.com



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