RITENGO CHE SIA DOVERE DI CHIUNQUE E A MAGGIOR RAGIONE DI NOI ITALIANI, FARE DI TUTTO PER PROMUOVERE, SALVAGUARDARE E DIVULGARE L'ARTE IN TUTTE LE SUE ESPRESSIONI.
UNA SOCIETA' DISTRATTA SUI FATTI DELL'ARTE E' UNA SOCIETA' VOTATA ALL'IMPOVERIMENTO... E NOI, DA QUESTO PUNTO DI VISTA, LO SIAMO GIA' ABBASTANZA!






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martedì 30 aprile 2013

News dall'associazione ArtGallery....



Comunicato Stampa


Il Premio  ArtGallery invitato a selezionare giovani artisti emergenti per la Rockefeller Foundation

MILANO | 2 Aprile 2013 | L’Associazione ArtGallery è fiera di annunciare che il Premio Artgallery è stato invitato come “nominator” per la competizione per le residenze d’artista presso il Rockefeller Foundation Bellagio Center. I finalisti della Quarta edizione del Premio quindi saranno nominati dalla Associazione alla Rockefeller Foundation e inseriti  direttamente nelle selezioni per partecipare al programma di Residenza d’Artista. Per la vincitrice Silvia Mei (categoria Pittura), per il Secondo e Terzo classificato, rispettivamente Chiara Luraghi (categoria pittura) e Roberto Fanari (categoria Scultura), insieme alla Menzione speciale Luca Spano (categoria Fotografia), inizia quindi una nuova avventura.



Associazione ArtGallery | È un associazione no-profit che dal 2003 promuove lo sviluppo della creatività in campo artistico attraverso una galleria d’arte on-line, attività di ufficio stampa, promozione su social networks, mostre e rassegne artistiche, eventi, manifestazioni culturali e collaborazioni con aziende. Da 4 anni organizza il Premio ArtGallery per giovani artisti.

Rockefeller Foundation | la mission del Rockefeller Foundation Bellagio Center è di promuovere l’innovazione e l’identificazione di soluzioni a problemi critici globali. Il Centro, attraverso programmi di conferenze e residenze, supporta il lavoro di studenti, artisti, leaders, policymakers, e praticanti che condividono la missione della Fondazione nel “promuovere il benessere dell’umanità”.



Contatti stampa:


Associazione ArtGallery
Via Orseolo, 3 Milano
T +39 02 58102678
                                                                  
www.associazioneartgallery.org
    info@associazioneartgallery.org    
         

La mappatura identitaria dei confini corporei Mostra personale di Ilaria Margutti a cura di Adriana Soldini


La mappatura identitaria dei confini corporei
Mostra personale di Ilaria Margutti
a cura di Adriana Soldini


Galleria Art Forum Bologna, via dei Bersaglieri 5
11-18 maggio 2013
 
Fra tutti i sensi, il tatto. E del suo corpo, la pelle.
È sulla pelle che Ilaria Margutti si analizza e si sperimenta.
Sollecitata dalla lettura del libro Predictions di Peter Handke nell’edizione illustrata da Aurélie William Levaux e Isabelle Pralong, immette
nuova energia nel ciclo La pelle avrà la fragilità della pelle, rivelando una maggiore consapevolezza del potere che ha in sé di essere
l’arte ce del proprio destino.
Pelle, l’esterno della casa in cui l’anima abita: il corpo. È l’ultima frontiera dell’essere a diretto contatto con il mondo e la prima linea di
difesa dell’organismo contro le aggressioni esterne.
Epidermide, derma, ipoderma proteggono l’interno vulnerabile fatto di muscoli, ossa, organi interni, vasi sanguigni. Strati su strati di
tessuti dallo spessore di erente a seconda delle zone, a cui lei aggiunge uno strato in più: la garza.
La garza cura e permette la realizzazione della mappatura delle sue esperienze che il ricamo evidenzia, il rammendo ra orza, la larga
trama fa de uire attraverso i pori all’interno del suo corpo per ra orzarne l’identità.
Sul disegno naturale della pelle, in un susseguirsi di solchi-rilievi-pieghe, Ilaria va a inserire rondelle metalliche dal contorno dentato,
piccoli ingranaggi della sua storia che si snoda sull’uso sapiente del lo introdotto dall’ago senza più remora.
Non solo. Si permette di costruire staccionate di spilli e azzardare l’inserzione di spine, che paiono fungere da scaglie difensive come
quelle dei pesci e dei rettili.
In punti precisi, sparge rametti di semi di papavero dal potere anestetico per ridurre la sensibilità oltre il livello di guardia. Sono i lembi
estremi non ancora raggiunti dalla gestione del dolore, che ha imparato nel tempo senza dover narcotizzare le sue terminazioni nervose.
Conscia di sé nel Bene e nel Male, Ilaria espone orgogliosa la fragilità come un trofeo, dopo le mille battaglie vinte dalla sua pelle, dal suo
corpo, dalla sua mente.
di Adriana Soldini

Bel colpo messo a segno da Vania Elettra Tam!




MANTOVA
presentazione in Provincia del progetto:
IN EQUILIBRIO – PERCORSI DI DONNE E UOMINI
PER CONCILIARE FAMIGLIA E LAVORO
progetto sociale e culturale della Cooperativa
Il Giardino dei viandanti
realizzato con il contributo della Fondazione Cariverona
e il patrocinio dell’assessorato alle Pari Opportunità della Provincia di Mantova
della Commissione Pari Opportunità di Pegognaga e del Comune di Pegognaga


Come immagine rappresentativa dell’iniziativa è stata scelta l’opera SOSpesa di Vania Elettra Tam

lunedì 29 aprile 2013

Giovanna Lacedra in IO SOTTRAGGO. LA TRIANGOLAZIONE CIBO-CORPO-PESO per Aliens


Di ALIENS – LE FORME ALIENANTI DEL CONTEMPORANEO 
a Palazzo Pirola – Piazza della Repubblica 1 – Gorgonzola (MI), 
vi ho già dato notizia nei giorni scorsi nel post:

Ora voglio catalizzare la vostra attenzione su questo evento nell'evento... by Gio Lacedra!




4 Luglio 2005
“Lasciarsi morire di fame. Sottrarsi al mondo.
 Farlo con coscienza. Sceglierlo, ogni giorno, con vocazione.
Oggi: 475 Kilocalorie.”

Sottrarsi al mondo sottraendosi corpo.
Io l’ho fatto, digiunando.
Sottrarsi al mondo sottraendosi cibo, mediante violentissime pratiche espiatorie.
Io l’ho fatto, vomitando.
Per anni e anni e anni, che non so più neppure contarli. Io che invece contavo tutto, prigioniera di un’alienante matematica del desiderio: quell’intransigenza anoressica che mi imponeva di vivere in un regime totalitario.
O tutto o niente. Questa la regola assolutista.
Anni sospesi a cercare un improbabile equilibrio tra l’ipercontrollo anoressico e la perdita di controllo bulimica. Anni vissuti nel recinto di un perimetro triangolare che era tempio e cella al tempo stesso. Il luogo della mia lontananza. Il luogo che mi rendeva impermeabile al contatto. Che mi difendeva dall’altro. Dalla minaccia dell’altro. E dal rischio di vivere.
Il luogo in cui il cibo non era più cibo, ma metafora di quel nutrimento d’amore cui non mi legittimavo e che mi costringevo a non desiderare.
Anni e anni a convincermi che dell’amore si potesse fare a meno come del cibo; che dell’amore si potesse arrivare a non aver bisogno, come del cibo.
Digiunare era diventata una scelta catartica: un supremo atto di volontà. Ma quando quella fame bestiale si destava, divorandomi e spingendomi a svaligiare dispense per riempire i miei vuoti, il senso di smarrimento che ne risultava era a dir poco rovinoso. Allora, autoindurmi il vomito significava azionare un effetto-rewind. Tornare all’istante in cui ancora non avevo ceduto al bisogno. O al desiderio. Tornare al bianco estremo della vuotezza. Abitando lo specchio della dismorfofobia.
Il corpo incastrato nella dicotomia anoressico-bulimica è un corpo rotto. È un corpo leso. È un corpo incastrato tra due frammenti di uno specchio spezzato. È un corpo esploso nel proprio riflesso. È un corpo tagliato e ferito. È un corpo ingombrante e imperfetto. È il risultato della propria immagine riflessa nello specchio infranto dell’altro.

Duce di me stessa fino a rischiare la morte.
39 chli, 43 battiti cardiaci al minuto, i precipizi tra le costole.
E ancora pensavo di dover diminuire. Diminuire fino a non esistere.

Anoressia, Bulimia, Binge Eating sono espedienti autodistruttivi, ricercati per sopravvivere a tutto il resto. Per tentare di governare il vuoto. Per provare a non sprofondare.
Sono tra i più pericolosi sintomi dell’alienazione contemporanea.
I rituali ossessivi anoressico-bulimici si consumano nel più estraniante degli isolamenti. E soprattutto nella vergogna.
Quel vuoto che si è incapaci di gestire, quel dolore che si è incapaci di governare, quella frattura nel luogo dell’amore, diviene terreno fertile per l’insorgenza di una patologia che può rivelarsi mortale. Perché di anoressia e bulimia si muore.
Il cibo rifiutato, poi cercato, divorato, vomitato e ancora allontanato e poi ulteriormente afferrato, abusato e rigettato, presentifica il circolo vizioso di un dolore irrisolvibile, ma che nel cibo-non-cibo  trova il suo strumento di tortura e parimenti la sua soluzione. Si tratta di una compulsione a ripetere  che devasta prima l’anima, poi la mente ed infine il corpo, gli organi interni, sino a condurre alla morte (in Italia anoressia e bulimia colpiscono oggi circa duecentomila donne e sono la prima causa di morte in una fascia di età compresa tra i 12 e i 25 anni).
Ma un disturbo del comportamento alimentare non è mai un disturbo dell’alimentazione, causato dall’alimentazione e risolvibile con una educazione alimentare. No. È piuttosto un disturbo del comportamento, dell’affettività, della relazione. È una patologia dell’amore.
Non è dunque l’alimentazione ad essere disturbata, ma il comportamento. E il modo in cui questa viene ossessivamente vissuta e distorta diviene sintomo di un malessere di altra natura.

IO SOTTRAGGO, un progetto itinerante e totalmente autobiografico – ideato, scritto e agito da Giovanna Lacedra –, abbraccia il progetto artistico itinerante ALIENS – LE FORME ALIENANTI DEL CONTEMPORANEO di Frattura Scomposta,  per raccontare una delle patologie alienanti più diffuse nella contemporaneità, attraverso una performance che causticamente agisce come un  grido contro il silenzio di chi non sa e non vuole vedere, di chi sceglie di non capire.
IO SOTTRAGGO vi costringe a guardare nel perimetro triangolare di questa verità.
IO SOTTRAGGO è un atto di coraggio che mira a combattere la vergogna e  l’omertà. In nome di una verità che vive rovesciata dall’altra parte dello specchio.

(testo critico di Giovanna Lacedra)


Giovanna Lacedra in
IO SOTTRAGGO. LA TRIANGOLAZIONE CIBO-CORPO-PESO.

Live Performance: Sabato 18 maggio 2013 –ore 20.00
per ALIENS – LE FORME ALIENANTI DEL CONTEMPORANEO.
Palazzo Pirola – Piazza della Repubblica 1 – Gorgonzola (MI).

Info-press:

Presentazione del romanzo/diario di vita PERCHE' (Ed. Mondadori) di Lucrezia De Domizio Durini

A tutti i milanesi, questo è un incontro da non perdere!



Libreria Mondadori Multicenter Piazza Duomo Milano
Lunedì 13 maggio 2013
 

Presentazione del romanzo/diario di vita PERCHE' (Ed. Mondadori)
di Lucrezia De Domizio Durini

RELATORI:

ALESSANDRO BONFANTI (per la MONDADORI) - Moderatore
MASSIMO DONA' - Filosofo
GIORGIO GASLINI - Pianista e compositore
GIAN RUGGERO MANZONI - Poeta, scrittore, artista, critico d'arte
MARCO MAIOCCHI - Designer della Comunicazione
PIERPARIDE TEDESCHI - Giornalista e scrittore

“L’Arte del Terzo Millennio ha necessità di un cambiamento di rotta a 360°.
La conoscenza profonda di una specifica disciplina traslata nella creatività artistica è il solo linguaggio concreto e possibile dell’arte del Terzo Millennio. L’artista oggi deve essere a servizio della società.” (LDD)

E’ un romanzo appassionante quello che scorre nelle pagine di PERCHÈ. Le sfide di una donna oltre l’arte. Un racconto autobiografico che ripercorre la storia artistica, politica e sociale degli ultimi quarant’anni, svelandone protagonisti, incontri ed episodi inediti attraverso gli occhi di Lucrezia De Domizio Durini, poliedrica operatrice culturale e mecenate, da anni impegnata in prima persona nella cultura a livello internazionale e testimone privilegiata di una straordinaria epoca artistica che ha visto la nascita della Transavanguardia, dell’Arte Povera e Concettuale.
Una vita vissuta per e nell’arte, con una visione sempre coraggiosa e indipendente, un approccio rivolto al confronto e alla ricerca, nell’unione imprescindibile fra estetica ed etica: sono questi i cardini che contraddistinguono il racconto di Lucrezia De Domizio Durini, attraverso le esperienze e i momenti che hanno segnato la sua vita e, con essa, uno dei periodi più fervidi per la storia dell’arte contemporanea. Sullo sfondo della sua abitazione parigina, da cui guarda un’Italia che purtroppo non ama più come prima, o della Piantagione Paradise del borgo antico di Bolognano, dove per anni ha condiviso arte e pensieri insieme al marito Buby Durini e al grande maestro tedesco Joseph Beuys, si sussegue un flusso di descrizioni, aneddoti e scorci di vita che ritraggono, anche nella loro quotidianità e umanità grandi artisti – fra cui, per citarne alcuni: Marco Bagnoli, Alighiero Boetti, Pierpaolo Calzolari, Mario Ceroli, Sandro Chia, Francesco Clemente, Gino De Dominicis, Luciano Fabro, Mimmo Paladino, Jannis Kounellis, Mario e Marisa Merz, Luigi Ontani, Giulio Paolini, Michelangelo Pistoletto, Ettore Spalletti, – ma anche noti critici e curatori – fra cui Achille Bonito Olivia, Germano Celant, Bruno Corà, Italo Tomassoni, Harald Szeemann e Pierre Restany. In un’affascinante conversation piece, Lucrezia De Domizio Durini ci parla della Biennale di Venezia, di Documenta di Kassel, di musei come il Guggenheim di New York, la Kunsthaus di Zurigo, il Mart di Rovereto, di galleristi, di protagonisti del mondo dello spettacolo e musicale come Lina Wertmüller, John Cage, Giorgio Gaslini, Emanuel Pimenta...

LUCREZIA DE DOMIZIO DURINI è personaggio atipico del sistema dell’Arte Contemporanea. Opera da oltre quarant’anni nel campo della cultura internazionale. Negli anni Settanta ha collaborato con i più importanti artisti dell’Arte Povera e del Concettuale. Operatrice culturale, giornalista, editrice, collezionista, scrittrice e mecenate, il suo nome è particolarmente legato a Joseph Beuys. Con il Maestro tedesco, in diretta collaborazione, ha svolto un intenso e importante lavoro nella celebre operazione Difesa della Natura. È famosa nel mondo dell’arte internazionale per le Donazioni di opere a prestigiosi musei, tra cui il Guggenheim di New York, la Fondazione Mitterrand di Parigi e la Kunsthaus di Zurigo. Curatrice di mostre in musei internazionali, Presidente della Free International University, membro onorario della presidenza della Kunsthaus di Zurigo, nel 1993 è stata insignita da Jack Lang dell’Onorificenza di Cavaliere dell’Ordine delle Arti e della Letteratura.Visualizza altro

ANTONIO LIGABUE - istinto, genialità e follia - a cura di Maurizio Vanni

Sono stato a Lucca. 
Ci sono stato per un incontro con l'amico Maurizio Vanni, Direttore del Lu.C.C.A. (Lucca Center of contemporary Art http://www.luccamuseum.com/ ) e ne ho approfittato per guardare la mostra in corso, dedicata a Ligabue. 
Una folgorazione! 
Per me poi, che tendenzialmente curioso, sono sempre alla scoperta di giovani che si esprimono con nuovi media, è stata una piacevolissima sorpresa. 

Antonio Ligabue lo avevo sempre considerato una nostrana 
evoluzione di Henri Rousseau il Doganiere. 
Niente di più sbagliato! 
Un artista vero, geniale, pazzo, complesso e completo, 
ancora tutto da scoprire e rivalutare!



ANTONIO LIGABUE. Istinto genialita' e follia



L'evento espositivo, curato da Maurizio Vanni in collaborazione con Giuseppe Amadei, vuole ripercorrere attraverso circa 80 opere legate alle differenti tecniche espressive (olio su tela, disegni, grafiche e sculture) la storia di uno degli artisti italiani più controversi e imprevedibili della storia dell’arte del Novecento: Antonio Ligabue.
Un percorso cronologico e stilistico esaustivo, tracciato con la consulenza di Sergio Negri – responsabiel dell'autenticazione e della catalogazione generale delle opere di Ligabue –, che vuole indagare l’uomo-artista insieme al rapporto tra arte e follia.
La mostra permetterà di capire se geniali e folli si diventa, oppure se sono le condizioni sociali e del quotidiano a trasformare l’equilibrio mentale di una persona estremamente sensibile. “Ligabue – scrive Maurizio Vanni nel suo saggio – è un randagio della cultura, un artista libero dentro che, alla vulnerabilità emotiva congenita, ha unito grandi tragedie personali vissute nell’infanzia e nell’adolescenza. Un artista coerente, fedele solo a se stesso, capace di interagire con il flusso continuo, irregolare e talvolta estremo delle emozioni che sentiva dentro di sé, senza doverle controllare. La sua lucida alterazione mentale lo porta a violare ogni schema, ad andare oltre ogni consuetudine, ad assecondare in modo attivo le sue nevrosi”. In Ligabue arte e vita si uniscono in modo inestricabile riflesse da una grande intensità creativa. La sua è una pittura legata ad una necessità “fisica” di espressione, un mezzo per sentirsi vivo e fuggire l’emarginazione.


Lu.C.C.A. 
Lucca Center of contemporary Art
ANTONIO LIGABUE - istinto, genialità e follia - 
a cura di Maurizio Vanni
fino al 9 giugno 2013

Via della Fratta, 36 - 55100 Lucca
Tel: +39 0583 492180
Fax: +39 0583 950499
Orario di apertura al pubblico / Visiting Hours:
Dal 2 marzo al 9 giugno dalle 10 alle 19. La biglietteria rimane aperta fino ad un'ora prima. Chiuso il lunedì. Chiuso il 1 aprile e 1 maggio.
From 2 March 2013 to 9 June 2013, Tuesday to Sunday from 10 am to 7 pm. Ticket office open until one hour before closing. Closed on Monday, 1 April and 1 May.
Biglietti / Tickets:
Intero / Full 7,00 €
Ridotto / Reduced 5,00 € Per gruppi superiori alle 15 unità; minori di 18 e maggiori di 65 anni; residenti nel Comune di Lucca; scolaresche (primarie e secondarie), studenti universitari; disabili; soci: Arci, Club Medici, Controradio, Coop, Gamc, PIM Spazio Scenico, Rete Spam!, Sconto Garantito, Touring Club Italiano / For groups over 15 people; children under 18 and adults over 65 years; residents of Lucca; schools (primary and secondary education); university students; disabled; members of: Arci, Club Medici, Controradio, Coop, Gamc, PIM Spazio Scenico, Rete Spam!, Sconto Garantito, Touring Club Italiano.
Gratuito / Free Per bambini fino ai 6 anni, un accompagnatore per ogni gruppo, accompagnatore disabile, due accompagnatori per scolaresche, giornalisti con tesserino, guide turistiche con tesserino, soci ICOM, militari e forze dell'ordine con tesserino / For children under 6 years, one escort for each group, escort for disabled, two escorts for school children, journalists with card, tourist guides with card, members of ICOM and military units with card.

Relazioni Esterne / External Relations:
Michela Cicchinè: m.cicchine@luccamuseum.com
Coordinamento / Coordination:
Sezione didattica / Educational Section:
Ufficio stampa nazionale / National Press Office:
SPAINI & PARTNERS
Tel. 050/310920 - 050/36042
Guido Spaini: guido.spaini@spaini.it
Matilde Meucci: cell. +39 329 6321362 - matilde.meucci@spaini.it
Rachele Giannessi +39 347 3839137 - ufficiostampa@spaini.it

IL CATALOGO
edito per
SILVANA EDITORIALE



 

Mr. Degri solo show @ Lab Rouge Space



9 maggio 2013
Mr. Degrì
Fingers 1964
ore 19'00
via Meda 45 - Milano
LabRouge

IMPERDIBILE!!!

YŪREI Mostra personale di Fabio Usvardi a cura di Igor Zanti




Marsiglione Arts Gallery
presenta

YŪREI
Mostra personale di Fabio Usvardi
A cura di Igor Zanti


Dal 3 maggio al 8 giugno 2013

Opening: Giovedì 2 maggio 2013 dalle 18.30

Orari : martedì - sabato 10:00 - 13:00 | 15:00 - 19:30

Marsiglione Arts Gallery
Via Vitani, 31
22100 Como
Tel:+39 328 7521463
info@marsiglioneartsgallery.com
www.marsiglioneartsgallery.com


La Marsiglione Arts Gallery è lieta di presentare yūrei, la prima personale comasca del giovane artista milanese Fabio Usvardi, a cura di Igor Zanti.

Questo mese di maggio per la MAG è ricco di significato perché ricorrono i 20 anni di militante attività nel modo dell’arte da parte del suo direttore e fondatore, Salvatore Marsiglione, e il quarto anniversario della nascita della galleria.
In un certo senso un traguardo importante che sottolinea la resistenza e la caparbietà ad affrontare con decisione un periodo di crisi economica e morale così profonda, fissando l’obiettivo sempre al di là dell’ostacolo, sempre con la visione al futuro, perché esso serve a costruire il presente con veri progetti di vita.
Questa importante tappa ci dà l’occasione di analizzare ogni singolo gradino superato nel tempo e grazie a tutta l’esperienza maturata, abbiamo oggi la possibilità di slanciarci verso il futuro puntando su un artista giovane ed emergente, Fabio Usvardi, con la sua prima personale a Como.
In esposizione saranno presenti una ventina di opere, tutti ritratti, dai bianchi su fondo nero di piccole e grandi dimensioni, dipinti con le mani dove l’influenza dell’action painting e del dripping é evidente, fino all’ultima serie, gli yūrei - che danno il nome alla mostra - dipinti con mani e piedi, dove l’equilibrio tra il supporto di Jacquard damascato e la pittura è sostenuto dal gesto performativo e dove il colore è forma!
Sul margine della tela, appare l’ideogramma giapponese degli yūrei, i fantasmi; nella cultura tradizionale nipponica questi sono le anime dei defunti che sono incapaci di lasciare il mondo dei vivi e raggiungere in pace l’aldilà.
Lo yūrei può infestare un oggetto, un posto o una persona e può essere scacciato solo dopo aver celebrato i riti funebri o risolto il conflitto emotivo che lo tiene legato al mondo dei vivi.
Nelle opere di Usvardi non ci sono “fantasmi”, bensì “evanescenze”: tecnicamente egli opera sulle trasparenze, dove crea la luce usando il fondo scuro per le ombre, dove dipinge le ombre facendo trasparire il tessuto Jacquard con le sue caratteristiche vellutate.
Come scrive Igor Zanti nel testo introduttivo della mostra:
“Ma non è la loro accezione tradizionale ad interessare Fabio, quanto, piuttosto, l’essenza della loro sostanza transitoria, il senso ossimorico di contemporanea affermazione e negazione dell’essere che è insito nella loro immaginaria esistenza.
Usvardi cerca di condensare mille spunti e mille aspirazioni in questa galleria di impalpabili ritratti, mettendo in evidenza la sua inquietudine nel ragionare sulla pittura, cercando di coglierne la sostanza. E spostando il discorso da un’apparenza formale, si addentra in una dimensione più nascostamente teoretica.”

domenica 28 aprile 2013

FOLLOW THE RIVER personale di Margherita Martinelli

Mi piace segnalare su queste pagine la prossima mostra personale di Margherita Martinelli che avrà luogo in Germania: a Coblenza. 
Giovane e raffinata pittrice, sta facendo un percorso estremamente interessante, degno dell'attenzione di tutti coloro che amano l'arte di qualità!


Margherita Martinelli
FOLLOW THE RIVER
 gallerie Kallenbach 
dal 24 maggio al 15 giugno 2013
Coblenza - Germania




Sono stato alla presentazione del volume monografico "GLI ALTRI ORIZZONTI DELLA PITTURA"

Sono stato alla presentazione del volume monografico "GLI ALTRI ORIZZONTI DELLA PITTURA" di Massimo Lomi, a cura di Giovanni Faccenda.
Un pomeriggio piacevolissimo, in un posto incantevole (il Casal del Mare a Castiglioncello http://www.casaledelmare.it), in compagnia di tanti amici.

Se mai ce ne fosse stato bisogno, la bella la presentazione di Anna Maria Brizzi ed un Faccenda in piena forma, hanno contribuito a valorizzare l'opera di Massimo Lomi.

Lomi è un artista fedele alla tradizione ma con un'incisa e marcata propensione alla personale rilettura del "classico". Un livornese che ha fatto tesoro della propria cultura, universalmente riconosciuta, per riscrivere alcune pagine della tradizione labronica.



Il volume, edito per la deBatte Editore (http://www.debatte.it), vero e proprio protagonista della serata, è realmente un bel catalogo monografico. 
Tutto a colori con una importante testo di Giovanni Faccenda, propone l'arte di Lomi in maniera esaustiva, divisa per temi Le case, La neve, Il mare, I tramonti, Le atmosfere, I pinocchi, Gli scrigni dell'arte, La scultura.





Massimo Lomi, Fabrizio Borghini (critico di Toscana TV) e due invitati

Anna Maria Brizzi

Claudia Lovato ed Anna Maria Brizzi

Amici collezioniste e il Prof. Faccenda

Fabrizio Borghini (critico di Toscana TV)

Io e Fabrizio Borghini (critico di Toscana TV)

un momento della presentazione, Anna Maria Brizzi

Fabrizio Borghini (critico di Toscana TV) intervista il Prof. Giovanni Faccenda

Giovanni Faccenda presenta l'evento

l'editrice De Batte


I luoghi di Modigliani. Tra Livorno e Parigi - un progetto di Luca Dal Canto

Un bel progetto da sostenere, firmato Luca Dal Canto
 

I luoghi di Modigliani. Tra Livorno e Parigi

Progetto di mostra fotografica, con il patrocinio del Comune di Livorno, sui luoghi che hanno visto protagonista Amedeo Modigliani, così come sono oggi, dopo circa 100 anni

SOSTIENI E CONTRIBUISCI ALLA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO SU:
www.eppela.com
http://iluoghidimodigliani.wordpress.com/

Amedeo Modigliani è uno dei più grandi artisti del Novecento. La sua leggenda, prima ancora della sua incredibile abilità pittorica, ha fatto il giro del mondo, affascinando intere generazioni. Nel suo cammino artistico Modì ha vissuto in tante città dove di volta in volta ha arricchito il suo bagaglio culturale; ma nel suo cuore soltanto due di queste hanno veramente trovato, per ragioni diverse, uno spazio particolare: Livorno e Parigi.
La prima perché luogo di nascita, d’infanzia e adolescenza. Una città particolare (che mai ha seriamente reso grazia al suo grande artista), atipica nel contesto italiano e, soprattutto, toscano. Una città di mare multietnica, colorata, verace e spiritosa, dove Amedeo ha effettuato i primi studi e, incompreso, ha iniziato a discutere di arte con gli amici del Caffè Bardi, storico ritrovo di pittori, scrittori e letterati oggi non più esistente.
La seconda perché luogo della consacrazione (giunta tuttavia troppo tardi) e della scoperta di nuovi stili pittorici fondamentali per la sua maturazione artistica; una città magica che suscita emozione solo nel sentirla nominare.

IL PROGETTO
In queste due città, lontane geograficamente, ma spesso vicine per le loro atmosfere (soprattutto ad inizio Novecento) romantiche e bohemienne, Modigliani ha toccato vari luoghi, lasciando ovunque, anche impercettibilmente, la sua magica personalità. Locali, bistrot, cafè, appartamenti, atelier, gallerie, antiche strade in cui ancora oggi riecheggiano i suoi brindisi “a Livorno”, le sue risate, le sue litigate, i suoi passionali amori.

Questo progetto fotografico, che prevede la realizzazione di una mostra (itinerante), vuole ripercorrere i luoghi prediletti da Dedo (come lo chiamavano a Livorno) in queste due città attraverso scatti che li immortalino così come sono oggi, nel 2013, dopo un secolo di cambiamenti sociali, urbani, politici ed economici.
Alcuni “endroits” saranno rimasti come allora, ma cosa sono diventati molti di essi? Attrazioni turistiche, banche, negozi, uffici… migliaia, milioni di persone ruotano ogni giorno intorno ad essi, ma chi in realtà conosce veramente l’importanza che hanno avuto nella breve vita di Modigliani e nella storia dell’arte?

Le fotografie (circa 50) avranno uno stile comune. Quello di raccontare da angolature particolari e con una grande attenzione ai cromatismi delle due città, luoghi che apparentemente sembrano normali, ma che celano segreti e curiosità sconosciute a molti.
Gli scatti, probabilmente suddivisi per argomenti (ad es. “Le gallerie”, “Le case”, etc. etc), saranno tutti accompagnati da didascalie che illustrano il luogo raffigurato con relative curiosità storiche e personali sulla vita di Modigliani.

GLI ALTRI ORIZZONTI DELLA PITTURA

presentazione del volume monografico 
" GLI ALTRI ORIZZONTI DELLA PITTURA "
di MASSIMO LOMI 
a cura di Giovanni Faccenda 
presentazione di Anna Maria Brizzi
deBatte Editore
Ore 17'30
Casale del Mare
Strada Vicinale delle Spianate
57016 Castiglioncello

MESOPICA | Gillo Dorfles | a cura di Luigi Sansone


MESOPICA 
 Domenica 28 Aprile 2013 ore 17 
Gillo Dorfles 
Opere recenti su carta 
a cura di Luigi Sansone 
Parco di Montevecchia loc. Spiazzo (23888 Rovagnate-Lc) 
via Spiazzo 50 bis info: 3396203389

ANTOLOGIA MINIMA Federico Lupo



Sabato 6 Aprile 2013 a Catania, presso RITMO – Centro Culturale Indipendente, s’inaugura ‘Antologia Minima’, progetto di Federico Lupo (Palermo, 1984) corredato da un essay di Giuseppe Di Liberti.

‘Antologia Minima’ è un ragionamento sulle responsabilità etiche nell’organizzazione di dati finalizzata all’istituzione di un archivio.
Il progetto verte intorno la pubblicazione di un libro -­ edito da Balloon Publishing -­ nato da una nutrita selezione di immagini in bianco e nero, già edite in testi di diversa natura -­ trattati di ipnosi medica, manuali per addestrare ed allevare cani, manuali di fitness e culturismo, pubblicazioni parrocchiali, romanzetti di indottrinamento cristiano - acquistati con regolarità in alcune storiche librerie di Palermo.
Il processo di selezione ed archiviazione delle immagini - in origine circa un centinaio - sottratte al contesto d’appartenenza ed assegnate ad una nuova sequenza, mira ad illustrare un frammento di storia del nostro paese spaccato tra scienza, fede e credulità popolare, innescando una riflessione sul problema teorico dell’educazione.
La pubblicazione si avvale di un piccolo saggio redatto da Giuseppe Di Liberti, sui temi legati alla prassi archivistica e le questioni etiche relative alla possibilità di indirizzare e manipolare il sapere.
‘Antologia Minima’ si compone infine di alcuni frammenti audio-­visivi, intesi come approfondimenti emotivi dichiaratamente parziali della questione proposta.
Una traccia audio - estratta da un corso di lingua inglese per italiani -­ in cui due speaker si alternano in un brevissimo scambio di battute.
Una lunga sequenza di messaggi - incisi sul nastro magnetico di una segreteria telefonica - mette a nudo la solitudine di un anziano padre.
Un videocorso per aspiranti ‘fotomodelli e indossatori’ edito nel 1988 dall’agenzia Sniad, nota nella seconda metà degli anni ‘90 per aver truffato un centinaio di giovani clienti.
Due fotografie: un bimbo ritratto in abiti bianchi e mani giunte, ed un cane in bella mostra in un anonimo ambiente domestico.
Un video in cui l’immagine di una donna si avvicina lentamente alla piccola statua di una madonna.

FEDERICO LUPO

Federico Lupo nasce nel 1984 a Palermo. Diplomato in scenografia all’Accademia delle Belle Arti di Palermo, nel 2005 dà vita al ciclo di video ‘Biography through objects’ e nello stesso anno partecipa al programma di residenze per artisti del ‘Kunstlerhaus Bethanien’ di Berlino.
Successivamente prende parte a diversi festival legati alla video arte e i nuovi media, The Fragile (Bhimtal, India), Digital Media (Valencia, Spagna), Video Sicilia (Catania, Italia), Vidi Festival (Valencia, Spagna).
Del 2009 è il progetto ‘120’’ before the last snow’, complessa videoinstallazione presentata presso ‘41zero30’ di Bomporto, ospitata successivamente da ‘RISO Museo d’arte contemporanea della Sicilia, ed infine presso ‘400mq gallery’ di Ancona.
Nel 2010 l’inglese ‘Modern Edition’ lo inserisce nella rosa di giovani artisti che sta costruendo ‘l’identità in trasformazione dell’arte italiana’. L’anno seguente realizza ‘The perfect way to escape’ mostra personale presso la ‘Fondazione Brodbeck’ di Catania e partecipa inoltre ad alcuni interessanti progetti come ‘Allegory of the cave’, ‘A partir del’eau’, ‘Casa AUT’.
Nel 2012 è uno degli artisti della compagine siciliana di ‘Die Grosse’ evento annuale presso il ‘Museum Kunstpalast’ di Dusseldorf, e promotore del progetto ‘The Abbey of Thelema Show’ nato da un’idea del Laboratorio Saccardi, all’interno dell’Abbazia fondata a Cefalù da Aleister Crowley.
Dal 2005 affianca alla ricerca artistica, l’attività curatoriale ed organizzativa, dando vita al progetto ‘Zelle Arte Contemporanea’, spazio espositivo indipendente situato nel cuore del centro storico di Palermo.
Dal 2007 è l’ideatore di ‘Sweet Sheets’, un progetto itinerante in omaggio alla magia e alla fragilità della carta, evento che ad oggi ha coinvolto oltre 300 artisti ed editori, e si completa con il workshop ‘Handmade Editions’.
Da anni segue da vicino la scena italiana del cinema d’animazione e dell’editoria indipendente, promuovendo seminari, workshop e video screening e collaborando come redattore con diversi magazine e webzine.

www.federicolupo.tumblr.com
www.zelle.it

RITMO
Ritmo è nato nel gennaio del 2013 dall’incontro di un gruppo di giovani artisti, curatori, designer, creativi e addetti ai lavori che operano insieme per creare un nuovo ritmo, un nuovo modo di avvicinarsi alla cultura visiva, musicale, artistica contemporanea in generale.
Ritmo è un centro di ricerca e sperimentazione indipendente che intende promuovere forme e linguaggi della “contemporaneità”. È “uno spazio generativo”, un laboratorio creativo dove le relazioni, gli scambi, i confronti tra attori diversi del settore e non originano idee e le idee cultura.
Founders: Fabrizio Cosenza, Andrea e Marco Mangione, Giuseppe Mendolia Calella, Valentina Lucia Barbagallo, Livio Lo Pò.

www.welcometoritmo.com

BALLOON

Balloon è un progetto nato nell’Aprile 2012 dall’idea di un’artista, Giuseppe Mendolia Calella, di una curatrice, Valentina Lucia Barbagallo e di un grafico, Fabrizio Cosenza accomunati da una stessa passione e da uno stesso interesse: conoscere per far conoscere l’arte istituzionale e non, del nostro tempo. Balloon si compone di tre sezioni. La prima Communication -­ è incentrata su recensioni e interviste ad artisti, curatori, galleristi, fondazioni, nazionali e internazionali, ecc. mediante le quali Balloon conduce un’indagine sullo stato dell’arte contemporanea, mettendo in luce limiti e potenzialità di ciascun attore, spazio, progetto, ecc. La seconda - Curating Art - è dedicata ai progetti di curatela aventi un approccio relazionale tout court tra artisti, curatori, galleristi, pubblico, ecc e sedi sempre diverse così da creare nuovi scambi e sinergie. La terza - B­publishing – nasce dalla collaborazione tra Fabrizio Cosenza e artisti nazionali e internazionali che lavorano insieme alla realizzazione di quaderni d’artista autoprodotti e a tiratura limitata.

www.b-a-l-l-o-o-n.it
www.bpublishing.tumblr.com

Support:

Extranet

www.extra-net.it
info@extra-net.it


ANTOLOGIA MINIMA
Federico Lupo

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Giuseppe Di Liberti

Opening – h.19.30 – 06.04.2013
Finissage – h. 19.30 – 05.05.2013



Ritmo

Independent Cultural Center
Via Grotte Bianche 62
95129 Catania (IT)

www.welcometoritmo.com