RITENGO CHE SIA DOVERE DI CHIUNQUE E A MAGGIOR RAGIONE DI NOI ITALIANI, FARE DI TUTTO PER PROMUOVERE, SALVAGUARDARE E DIVULGARE L'ARTE IN TUTTE LE SUE ESPRESSIONI.
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sabato 15 giugno 2013

Lettere da Venezia 6... direttamente dalla Biennale

 
Ed ecco la 6° lettera direttamente dalla 55° edizine della Biennale di Venezia.
Dalla penna dell'amico Massimo Ghirardini, in veste di inviato "molto speciale" 

Per chi si fosse perso le prime "lettere", potete trovarle ai link:



 


Ciao Roberto
6° puntata LA PRIMA VOLTA DEL PARAGUAY

In Palazzo Carminati (Salita San Stae) il curatore Osvaldo Gonzalez Real propone quattro artisti: Félix Toranzos (1962), Diana Rossi (1980), Pedro Barrail (1964) e Daniel Milessi (1976).

Félix TORANZOS presenta un museo errante che ha battezzato THE PALACE OF THE WINDS in cui si coglie la sua formazione di architetto e scenografo. Egli cita una costruzione Ateniese del primo secolo avanti Cristo con la fua forma ottagonale e rappresentante i venti provenienti dalle otto direzioni (Nord, Nord Est, Est ecc.) per arrivare al Museo d’Arte Nazionale del Paraguay che come afferma l’artista: "Attualmente un museo con una collezione di dipinti in cerca del loro destino”.“Opere che cercano il silenzio eterno”. Una prospettiva poetica e malinconica.

Diana ROSSI presenta un’opera ispirata a un fossile preistorico del territorio Paraguagio. Un formichiere (che i nativi chiamavano yurumi) icona totemica della tribù Ache-Guayaki che ha subito sterminio e schiavitù dai colonizzatori europei. L’artista rende omaggio alla memoria dello scomparso (e quindi anche degli scomparsi).

Pedro BARRAIL (un altro artista architetto) presenta un’installazione VIEW OF POINT che rappresenta un luogo senza uscita fisica. Al centro di un’immagine che riproduce una parete del Palazzo campeggia un grando punto  rosso che ti dice “YOU ARE NOT HERE”. Non c’è via di uscita se non con la mente o con l’anima. La poetessa Josefina Plá ci dice in UN PAESAGGIO SENZA USCITA che una falsa porta ha aperto un risveglio. Come valore aggiunto Barrail è un artista cordialissimo, divertito e divertente. Mi sono concesso un autoritratto davanti alla sua opera.

Daniel MILESSI (un giovane artista grafico) ci propone un video gioco YASURURU SORORO. La sua video arte (che ricalca i primi anni dell’informatica) narra di una leggenda dove uno sciamano Chamacoco perde la sua identità in una vicenda di invasioni. Un gioco senza vincitori!



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