RITENGO CHE SIA DOVERE DI CHIUNQUE E A MAGGIOR RAGIONE DI NOI ITALIANI, FARE DI TUTTO PER PROMUOVERE, SALVAGUARDARE E DIVULGARE L'ARTE IN TUTTE LE SUE ESPRESSIONI.
UNA SOCIETA' DISTRATTA SUI FATTI DELL'ARTE E' UNA SOCIETA' VOTATA ALL'IMPOVERIMENTO... E NOI, DA QUESTO PUNTO DI VISTA, LO SIAMO GIA' ABBASTANZA!






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venerdì 8 marzo 2013

CEREBRIAMO - CELEBRIAMO Una mostra a cura di Micaela Tornaghi e Valeria Vaccari



Settimana Mondiale del Cervello

CEREBRIAMO - CELEBRIAMO

Una mostra a cura di Micaela Tornaghi e Valeria Vaccari

9/17 marzo presso Auchan Monza
Via Lario 17, Monza
Orari: Lunedì-Sabato, dalle 9 alle 21.
Domenica e Festivi, dalle 9 alle 20.

Inaugurazione : Sabato 9 marzo, ore 17.00


ARTISTI IN MOSTRA: Donatella Barbuio, Donatella Baruzzi, Maria Amalia Cangiano, Stefano Cerioli, Corinna Farchi, Adelisa Lavi, Pino Lia, Luciano Maciotta, Ruggero Maggi, Giulia Meregalli, Roberto Mignanego, Elisabetta Oneto, Micaela Tornaghi, MissTumiStufi, topylabrys.

www.esplorailtuocervello.it



La Creatività rappresenta un miracoloso connubio
tra l'energia disinibita di un fanciullo e il suo apparente
e opposto nemico, il senso dell'ordine imposto
all' intelligenza adulta disciplinata.         

NORMAN PODHORETZ


Gli artisti e i creativi di ogni epoca hanno spesso confuso la creatività con un afflato che uno psichiatra sano definirebbe "maniacale". Il cervello è diviso in due sezioni, l'una logico razionale e l'altra intuitiva e creativa. La creatività si esercita rafforzando l'interazione tra le due sezioni del cervello, poiché esso è plastico e si adatta alle richieste. La plasticità del cervello non riguarda soltanto le funzioni motorie o sensoriali, ma anche quelle cognitive. La creatività quindi non richiede il caos per svilupparsi, bensì una strategia. Nonostante i  sistemi o educativi tradizionali abbiano sempre privilegiato l'emisfero sinistro, gli artisti hanno fatto sentire la loro voce attraverso la sensibilità e l'empatia che li caratterizza. L'artista pensa e agisce in maniera "olistica", mentre le neuroscienze lo negano. Tuttavia questa qualità ha dei risvolti negativi, poiché i creativi sono estremamente sensibili al mondo che li circonda, con le sue contraddizioni e i suoi orrori. Sono persone meno inibite e si sa che la mancanza di inibizioni ha sempre avuto la peggio, in un mondo regolato da pregiudizi e tabù di ogni genere…
Contrariamente a quanto si è sempre creduto, gli artisti riescono nel loro intento quando sono molto concentrati su un obbiettivo, escludendo tutto il resto. Alle persone "normali", gli artisti possono apparire un po' ossessivi, ma la loro ossessività è a fin di bene.
Essi sono in grado di visualizzare un progetto visivo e farlo diventare realtà. Non è magia, è solo l'interazione tra i due emisferi del cervello. Privilegiando l'emisfero destro, il creativo accede all'inconscio e al sacro portandolo in superficie, dà nuove regole alla realtà sovvertendo i canoni tradizionali. L'artista si potrà sentire un po' estraneo al mondo che lo circonda, perché opera in una dimensione atemporale, che lo isola e lo protegge.
Amo circondarmi di creativi, perché sono un'intellettuale tuttavia credo di usare poco il mio emisfero destro, anche se conosco la plasticità del cervello e sono affascinata dal mondo degli artisti. Questa mostra sarà l'occasione per tutti di avvicinarsi alle neuroscienze, per comprendere meglio i misteri che governano le nostre intuizioni e il nostro ragionamento.

Valeria Vaccari
marzo 2013

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