RITENGO CHE SIA DOVERE DI CHIUNQUE E A MAGGIOR RAGIONE DI NOI ITALIANI, FARE DI TUTTO PER PROMUOVERE, SALVAGUARDARE E DIVULGARE L'ARTE IN TUTTE LE SUE ESPRESSIONI.
UNA SOCIETA' DISTRATTA SUI FATTI DELL'ARTE E' UNA SOCIETA' VOTATA ALL'IMPOVERIMENTO... E NOI, DA QUESTO PUNTO DI VISTA, LO SIAMO GIA' ABBASTANZA!






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sabato 9 febbraio 2013

Intevista ad Arianna Beretta. Colei che vuol "cerchiare il quadrato"

Arianna Beretta


Ho posto alcune domande ad Arianna Beretta, Co-Fondatrice di CircoloQuadro (http://www.circoloquadro.com/)...



1) Cos’è Circoloquadro

Circoloquadro è un luogo fisico, tangibile, fruibile dove vedere nuove proposte, incontrare artisti, critici e amici e dove è possibile il confronto e il dialogo. Mi sono resa conto che è un luogo, molto amato sia da chi ci lavora sia da chi lo frequenta, che attrae energie e creatività. Le persone “fanno” Circoloquadro. Per intenderci: CQ non è una scatola bianca da riempire con opere d’arte. È prima di tutto “persone” che con la loro fisicità, le loro esperienze e le loro storia lo arricchiscono.

2) Raccontami perché e come è nata l'associazione.

L’associazione nasce da una idea, o sogno se vogliamo, mia e di Laura Calevo, una cara amica con cui ho condiviso mostre e viaggi d’arte. Volevamo creare uno spazio dove l’arte contemporanea fosse fruibile senza timori né paure. Dove entrare volentieri, dove trovare sempre una atmosfera accogliente e calorosa. Insieme al lavoro fondamentale di Massimo Dalla Pola, io e Laura pensiamo di avere raggiunto questo obiettivo.

3) Quali sono i programmi futuri.

Circoloquadro lavora su due fronti: l’arte e la didattica, specificamente concentrata sul sistema dell’arte contemporanea. Per quanto riguarda la programmazione artistica, per quest’anno abbiamo voluto dedicarci ad artisti giovani, al di sotto dei trent’anni, e abbiamo dunque inaugurato le personali di Patrizia Emma Scialpi e, da pochissimo, quella di Irene Balia. Abbiamo in calendario una mostra di Stefano Cozzi, un giovane e talentuosissimo videoartista e un altro appuntamento ancora da definire.
A proposito della nostre mostre mi preme sottolineare due cose: da un lato lo sforzo di pubblicare dei cataloghi, ovviamente importanti per i giovani artisti, e dall’altro il tentativo, ad oggi riuscito, di far crescere una nuova leva di giovani curatori che possano crescere professionalmente insieme agli artisti che seguono e fare quindi una esperienza completa e arricchente.
La didattica è oggi l’altro versante su cui concentriamo le nostre fatiche. I nostri workshop sono rivolti agli artisti che vogliono mettere a fuoco il loro lavoro o che hanno bisogno di una riflessione sul proprio operare artistico. In questo caso CQ diventa un vero e proprio laboratorio, una fucina, in cui gli artisti si confrontano ed escono dall’empasse in cui molto spesso ci si trova quando si lavora costantemente soli. I workshop, ideati e condotti da Ivan Quaroni, hanno avuto un grande successo e i “ragazzi” sono ormai parte integrante di CQ. Questo permette a tutti di fare sistema in un ambiente davvero “vivo”.

4) Infine dimmi di te, hai tutto lo spazio che desideri per raccontarmi chi è Arianna Beretta, i suoi gusti in fatto di arte e cosa ti aspetti dal futuro.

Credo che sia poco importante sapere chi è Arianna, perché la forza di Circoloquadro è tutta nell’essere un luogo di unione e di creatività, dove certo l’elemento umano che aggrega e concentra è importante, ma che poi passa in secondo piano quando i rapporti e i legami tra le persone creano situazioni di scambio che vanno al di là delle mura di CQ.
Se proprio devo dire chi sono… Sono una storica dell’arte, che anni fa ha avuto la fortuna di lavorare con Flavio Arensi a una mostra dedicata a Tino Vaglieri (da qui la mia passione per l’arte che racconta dell’uomo e del suo tempo). Da lui ho imparato molto e forse da lì è nata la necessità di provare a lavorare sul campo in prima persona. Non so cosa aspettarmi dal futuro. Vorrei che Circoloquadro, nonostante il periodo difficile e le difficoltà oggettive, riuscisse a continuare le sue attività con lo stesso spirito che lo contraddistingue oggi.

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