RITENGO CHE SIA DOVERE DI CHIUNQUE E A MAGGIOR RAGIONE DI NOI ITALIANI, FARE DI TUTTO PER PROMUOVERE, SALVAGUARDARE E DIVULGARE L'ARTE IN TUTTE LE SUE ESPRESSIONI.
UNA SOCIETA' DISTRATTA SUI FATTI DELL'ARTE E' UNA SOCIETA' VOTATA ALL'IMPOVERIMENTO... E NOI, DA QUESTO PUNTO DI VISTA, LO SIAMO GIA' ABBASTANZA!






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mercoledì 31 ottobre 2012

Silence is golden Mostra personale di Max Papeschi A cura di Igor Zanti

Si, ne sono sempre più convinto. Lui c'è! E' Max Papeschi! 
Ancora una volta seguito da Igor Zanti per questa mostra Made in Como
 
Silence is golden
Mostra personale di Max Papeschi
A cura di Igor Zanti

Dal 23 novembre 2012 al 5 gennaio 2013

Opening 22 novembre ore 18:30
Dj Set: Fabio Kacele + Finger Up


Orari : martedì - sabato 10 | 19:30
apertura nelle domeniche natalizie dal 2 al 30 dicembre

Marsiglione Arts Gallery
Via Vitani 31
22100, Como
Tel: 3287521463
info@marsiglioneartsgallery.com

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Silence is golden
testo critico di Igor Zanti

Il silenzio è d’oro, la parola d’argento
Proverbio italiano

Meglio che gli uomini chiedano perché non ho una statua, 

piuttosto che chiedano perché ne ho una
Marco Procio Catone



Talvolta, in alcuni particolari casi, si raccomanda il silenzio: un silenzio che è assenso, un silenzio che è, al tempo stesso, volontà di non rispondere, o meglio- parafrasando il gergo legale- facoltà di non rispondere.
Parlare ha minor valore di tacere?
Se dovessimo rifarci alla tradizione popolare forse sì, anche se, far passare sotto silenzio molto di quello che accade intorno a noi, è una forma di negazione della realtà, di censura e, storicamente, la censura ha fatto proprio del silenzio la sua arma più pericolosa.
Se non c’è racconto non c’è memoria. La memoria e il ricordo sono le uniche vie che ci permettono di poter evitare di perseverare nuovamente negli stessi sbagli del passato, che ci invitano a ragionare e riflettere su quello che è stato, dandoci la possibilità, qualora fosse necessario di condannare quello che non dovrebbe essere mai accaduto. pur avendo, la miopia del presente, fatto in modo che permettessimo che accadesse.
Max Papeschi non ama tacere, è un logorroico intellettuale con una vena seriale, vuole ed esige uno spazio per dire la sua.
Max Papeschi è un guitto, un implacabile e attento osservatore dei suoi tempi che non ammette la codardia di un silenzio assenso, ma indaga la sua realtà, e quello che gli sta intorno, in modo critico, con un taglio profondamente ironico che è una sorta di non dichiarata firma stilistica
Il suo lavorare per serie ha un che di retorico nell’accezione classica del termine, che prevede tanto ed in egual maniera l’inventio, la dispositivo e l’elocutio, quanto la memoria e l’actio.
Con una costanza sorprendente e vibrante affronta argomenti scottanti, usando il richiamo mediatico come una parte integrante della sua ricerca, e come un mezzo irrinunciabile per catalizzare l’attenzione del suo pubblico sui nodi cruciali che sono alla base dello sviluppo della nostra storia degli ultimi settant’anni.
Dai suoi colorati e iconici personaggi, che mettono alla berlina, sia in ambito politico che culturale,. l’ottusa e miope tendenza dittatoriale, fino alla recentissima serie dedicata ai bambini, passando per i raffinati bianco e neri che dialogano con la storia della fotografia e del reportage, vi è in Max Papeschi la volontà di non tacere, ma, piuttosto, di gridare al mondo intero quanto sia stato e sia insensato quelle che avviene, quanto, talvolta, crudelmente puerile sia l’atteggiamento dell’essere umano.
Immagini forti ed ironiche che sono periodi sintattici di un discorso, di una riuscita composizione retorica, di un surreale comizio, di un plateale svelamento dei molti e reiterati vizi della nostra società.
Non si creda però che Papeschi voglia indossare le vesti di Marco Procio Catone, perché, questo, sarebbe lontano dal suo modo di agire, dal suo modo di pensare. Non vi è, infatti, una volontà di togliersi dal gruppo e di erigersi a giudice, ma piuttosto il desiderio di raccontare con altro occhio, con voce priva dei tentennamenti della convenienza, la sua realtà, quasi fosse un terapeutico modo per ricostruire e per comprendere appieno i perché del presente cercando le risposte nel passato .

"A letto con Monna Lisa. Arte contemporanea per pendolari e altri curiosi" di Carlo Vanoni e Luca Berta



Carlo Vanoni lo conosco davvero da tanti anzi tantissimi anni. 
All'epoca, nei villagi turistici, faceva ancora l'animatore. 
In quei tempi, era uso avere dei soprannomi, dei nomignoli. 
Il suo era Stella. 
Lo ricordo abile chitarrista con le sue memorabili performance di suonata con i denti alla moda di Jimi Hendrix. 
Poi assiduo frequentatore della Galleria. 
Curioso, affamato, quasi bulimico di sapere, conoscere.  
"Adottato" dalla famiglia Scuffi, Lia e Marcello, muove i primi passi nel mondo dell'arte. 
Prima nella stessa galleria nei villaggi poi a Telemarket 2, in puglia ed ora, mattatore incontrastato dagli Orler.
Bravo, preparato, colto e sempre interessante.
In questi giorni è uscito il suo libro: 
"A letto con Monna Lisa. Arte contemporanea per pendolari e altri curiosi", 
scritto a quattro mani con Luca Berta. 
Incuriosito l'ho letto.
Divertente, intelligente, scanzonato e scorrevole. 
Un nuovo modo di leggere l'arte e, come si legge nel sottotitolo, davvero per tutti, anche per quegli addetti al settore che millantano profonde conoscenze di storia dell'arte ma drammaticamente apprese da innumerovoli ore di studio sui mitici "Bignami". 
Ovviamente, con tutto rispetto per i vecchi "bigini" come li chiamavo io, anzi noi, ai tempi. 
Oramai giurassici... 
a proposito, ma esistono ancora i "Bignami"?


In che senso l'orinatoio di Duchamp è arte tanto quanto la Gioconda? Tutti ammirano le opere di Leonardo da Vinci, degli Impressionisti, di Van Gogh. Ma quando si parla di arte con- temporanea le cose cambiano, e scatta il "secondo me". "Secondo me questo non c'entra niente con l'arte!". "Secondo me mio figlio lo saprebbe fare meglio!". Perché? Per saperlo bisogna tornare indietro fino a Monna Lisa. Gli autori propongono un viaggio acrobatico tra cinque secoli di arte, toccando tutti i riferimenti universalmente noti (dalla Gioconda fino alla Marilyn di Warhol) e usando esempi della quotidianità (i cellulari, la televisione, le vacanze alle Maldive) per mettere a nudo i tratti essenziali del fare artistico dalle avanguardie in poi. Riescono a parlare di fine della pittura e arte concettuale senza rinunciare alla chiarezza e al sorriso. Questo percorso è suddiviso in micro-capitoli da leggere in dieci minuti, non più del tempo di una breve tratta da pendolari. Dieci micro-capitoli, come un'andata e un ritorno per ogni giorno della settimana lavorativa. 

martedì 30 ottobre 2012

Buon compleanno Cappella Sistina

Il 31 ottobre di 500 anni fa veniva inaugurata la Cappella Sistina ( http://mv.vatican.va/ )... Tante le celebrazioni in tutta Italia.

Fra tutte voglio segnalarne una:



Il tempo di Michelangelo - Documentario a cura di Antonio Paolucci

In occasione del 500° anniversario dell'inaugurazione degli affreschi della volta della Cappella Sistina il CAVP presenta

IL TEMPO DI MICHELANGELO
mercoledi 31 ottobre ore 18.00

M.U.S.A Museo Multimediale della Scultura e dell'architettura
Via Giuseppe Garibaldi 97 Pietrasanta

ingresso gratuito


The Rocky Horror Pictures Show Speciale Halloween



Una delle belle scoperte di questo Halloween 2012 è che solo oggi e domani, 30 e 31 ottobre, in molte sale cinematografiche italiane sarà possibile rivedere un Cult Movie, anzi il Cult Movie per eccelleza: The Rocky Horror Pictures Show.
Per me e immagino per molti, oramai vicino ai 50, è un vero e proprio tuffo nel passato. 
Personalmente, ricordo, con piacere ed un pizzico di nostalgia, che da adolescente almeno una volta al mese si andava al cinema Mexico, a Milano, a vedere la pellicola e si partecipava attivamente a tutto ciò che veniva proiettato sullo schermo... ahhh bei tempi, spensierati e pieni di grandi speranze ed importanti progetti... fortunatamente alcuni di questi concretizzati. 

Se per caso non aveste mai visto questo film o lo vorreste rivedere, potete consultare l'elenco delle sale che in Italia hanno aderito a questo progetto sul sito: http://pellicolerovinate.blogosfere.it/2012/10/the-rocky-horror-pictures-show-uscita-halloween-2012-elenco-sale-proiezione-30-31-ottobre.html

lunedì 29 ottobre 2012

Antonio San Filippo: gli anni '60 il colore del segno

Un grande uomo, un grande siciliano, un grande artista... fin troppo dimenticato!

Antonio San Filippo

Antonio San Filippo: gli anni '60 il colore del segno
a cura di Fabrizio D'Amico
A più di vent’anni di distanza dalle ultime grandi personali siciliane di Erice e Taormina, a trenta dalla mostra di Gibellina e dopo l’ampio omaggio tributatogli dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna (GNAM) di Roma nell’anno della sua scomparsa, Antonio Sanfilippo (1924-1980), uno dei più grandi interpreti dell’Astrattismo in Italia, torna in Sicilia con una mostra alle Fabbriche Chiaramontane di Agrigento, dal 27 ottobre al 13 gennaio 2013, dal titolo “Antonio Sanfilippo: Gli anni Sessanta. Il colore del segno”.
Un tributo al maestro siciliano voluto per le FAM da Antonino Pusateri, Presidente dell’Associazione Amici della Pittura Siciliana dell’Ottocento, che ne ha affidato la cura al critico e storico dell’arte Fabrizio D’Amico. Attraverso un lungo e puntuale lavoro di studio e ricerca viene presentata, dalla data inaugurale del 27 ottobre, un’esposizione ricca di spunti e contributi: in mostra un nucleo consistente dei lavori che Sanfilippo inviò alla Biennale di Venezia del 1966, oltre a numerose opere documentate in importanti mostre degli anni Sessanta in Italia e all’estero, oggi di proprietà di musei pubblici e di collezionisti privati. Un’indagine che, per la prima volta, mette in luce con larghezza e con sguardo esclusivo il tempo della piena e più colma maturità di Sanfilippo: quegli anni Sessanta nel corso dei quali l’artista venne individuato in Italia e all’estero come una delle personalità fondative dell’arte astratta italiana.
Organizzata dall’associazione Amici della Pittura Siciliana dell’Ottocento con il contributo dell’Archivio Sanfilippo di Roma, il patrocinio del Comune e della Provincia Regionale di Agrigento e il supporto di Elenka e Benessere & Bellessere Agrigento in qualità di sponsor, la mostra “Antonio Sanfilippo | Gli anni Sessanta. Il colore del segno” sarà visitabile alle FAM fino al 13 gennaio 2013.
Gli spazi delle Fabbriche Chiaramontane sono aperti da martedì a domenica, dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20. Chiusa i lunedì e i rossi di calendario. L’ingresso è gratuito.

Consulta il sito
Informazioni:
Tel: 092227729
team@ottocentosiciliano.it

AAM Arte Accessibile Milano 2013



V EDIZIONE

La V Edizione di AAM – Arte Accessibile Milano, Fiera d’Arte Contemporanea fondata e diretta da Tiziana Manca, apre le sue i
scrizioni per gli espositori. L’appuntamento annuale con la Kermesse Milanese si riconferma negli spazi

EVENTIQUATTRO (Il Sole 24 Ore) PWC EXPERIENCE e ASTON MARTIN

Via Monte Rosa 91, Milano
12-14 Aprile 2013

La V edizione di AAM quest’anno ospiterà in uno spazio dedicato a l' Art Design (vista la concomitanza con la settimana del design a Milano) e una Free Market Auction (Asta di libero mercato) che coinvolgerà attivamente gli espositori contemporaneamente tutto il week-end.
I 4600 mq di manifestazione racchiudono l’essenza di una progettualità moderna e dinamica. Una proposta espositiva rivolta indistintamente a operatori del settore.
AAM 2013 affidandosi innanzitutto a uno spazio espositivo assolutamente trasversale, fuori dai parametri classici delle fiere d’arte, ovvero il palazzo disegnato da Renzo Piano che ospita non solo la redazione del Sole 24 Ore, ma anche gli uffici della PricewaterhouseCoopers e una delle vetrine più prestigiose quella della Aston Martin propone anche quest’anno l’Arte Contemporanea nel cuore di una grande città, accessibile a tutti, con un’idea che sfida i preconcetti sull’arte, offrendo l’opportunità al pubblico di informarsi sulle varie tendenze artistiche e di incontrare i galleristi e gli artisti in un’atmosfera informale e interattiva.
AAM 2013 mutando così l’approccio tradizionale, crea una mediazione tra artista, gallerista e pubblico offrendo agli appassionati d’arte, neofiti o esperti, la possibilità di penetrare una dimensione artistica senza barriere concettuali e si concretizza di conseguenza, come una fiera d’avanguardia che desidera un rapporto continuativo con i suoi espositori e il suo pubblico.

Per informazioni chiamare:
Tiziana Manca mob Ita : 349319239i
info@arteaccessibile.com
www.arteaccesibile.com

Presentazione del libro Minimo&sostenibile di Gino Finizio Salone d'Onore della Triennale di Milano il 30 Ottobre 2012 alle ore 18.30

Un'occasione da non perdere! 





Presentazione del libro "minimo&sostenibile", ed. Skira, di Gino Finizio. 
Salone d'Onore della Triennale di Milano il 30 Ottobre 2012 alle ore 18.30.

Saranno presenti:
Gillo Dorfles
Alessandro Mendini
Alfonso Gambardella
Gino Nicolais
Michele De Lucchi
Maria Grazia Mazzocchi
Stefano Boeri
Isao Hosoe
Pietro Palladino
Daniela Aleggiani
Nevio Di Giusto
Flavio Manzoni
Luisa Bocchietto
Moderatore: Luca Molinari

domenica 28 ottobre 2012

STEFANO BOLCATO THE PARTY IS OVER a cura di Carolina Lio

Stefano Bolcato, mi piace come artista. Carolina Lio, l'ammiro come curatrice.
Un binomio perfetto! 



STEFANO BOLCATO THE PARTY IS OVER
a cura di Carolina Lio
inaugurazione sabato 3 novembre, ore 18.30
dal 3 novembre 2012 al 26 gennaio 2013
catalogo edizioni GiaMaArt studio disponibile in galleria
direzione Gianfranco Matarazzo

Sabato 3 novembre alle ore 18.30, la GiaMaArt studio inaugura e si trasferisce al piano terra della sua già nota sede di Via Iadonisi 14 a Vitulano, presentando la mostra “The party is over”, personale dell'artista Stefano Bolcato, tra gli artisti vincitori della prima edizione del Premio ORA.

La scelta di Gianfranco Matarazzo di espandere la sua galleria d'Arte proprio nei locali occupati un tempo dall'officina di un fabbro, Vittorio, è stata dettata da due motivazioni fondamentali:
la prima, importantissima, è il desiderio di riaprire lo spazio fisico in cui operava Vittorio, che di Gianfranco era l’amatissimo padre: permettere ai colori delle tele e delle istallazioni di inondare quel posto, facendolo rivivere, va al di là di ogni esigenza di spazio. Il secondo motivo è legato alla continuità: dal momento che in senso figurato la “fucina” è il luogo dove si generano nuove idee, il luogo in cui nascono e si formano nuovi talenti, il passaggio “da officina a officina” è lineare e non comporta trasformazioni radicali, ma solo adattamento, da arte ad arte.
Il progetto presenterà una serie di lavori realizzati negli ultimi mesi dall'artista in un progetto preparato appositamente per la galleria e per i suoi nuovi spazi.
Stefano Bolcato segue una riconoscibile e coerente ricerca pop che porta avanti già da diversi anni. Tutte le sue opere sono, infatti, ambientante in un suo personale universo parallelo popolato dai piccoli personaggi e dai mattoncini assemblabili della LEGO. In questa dimensione recuperata dai tempi dell'infanzia e dotata di una forte connotazione simbolica, l'artista crea scene tanto ironiche quanto drammatiche. La vita vera in tutte le sue sfaccettature viene demistificata e resa caricaturale nel momento in cui è ricostruita da un gioco per bambini, permettendoci di guardare l'umana commedia dall'alto e di ripensare e soppesare ogni situazione. Possiamo in questo modo individuare quella dinamica ludica e persino comica dietro ogni cosa ci capita, sdrammatizzandola nella chiave pop e consumistica dei giorni d'oggi. Ma questo non senza una vena critica e melanconica che fanno da nucleo centrale non solo al percorso dei lavori in mostra, ma anche all'intera ricerca di Bolcato. Tra le sfumature del titolo scelto per la mostra troviamo un senso di nostalgia indefinita e di arrendevolezza davanti a un'inesorabile senso di chiusura e sconfitta.
Come spiega nel catalogo il curatore della mostra, Carolina Lio: “a essere finito è forse il mondo dell'infanzia, ma ancora più in generale il tempo delle illusioni. Nel momento in cui ci rendiamo conto di essere effettivamente descrivibili da teatrini di giocattoli, ecco sorgere delle ovvie domande sull'omologazione contemporanea, sul senso delle nostre azioni e su quanto di reale vi sia nell'apparente libertà individuale conquistata dall'uomo contemporaneo”. Affrontando temi sociali, dai fatti di cronaca ai più discussi temi politici, Stefano Bolcato lì dove ironizza riesce nello stesso tempo anche a sottolineare la patina di finzione che avvolge i nostri gesti quotidiani e le forzature destinate a scoppiare in situazioni grottesche da cui ci difendiamo esercitando una sorta di continuo inumano distacco da quello che ci circonda.

La mostra sarà visitabile fino al 26 gennaio 2013 dal martedì al sabato dalle ore 16.00 e alle 20.00 e per appuntamento. Gli orari possono variare, si consiglia di verificare sempre via telefono. Catalogo bilingue con testo del curatore disponibile in galleria, edizioni GiaMaArt studio.
STEFANO BOLCATO THE PARTY IS OVER
Curated by Carolina Lio
Opening: Saturday 3rd November, at 6.30 p.m.
From 3rd November, 2012 until 26th January, 2013
Catalogue in gallery
direzione Gianfranco Matarazzo

sabato 27 ottobre 2012

Pastorello - Unnatürlich

Per molti Pastorello è uno degli artisti sardi fra i più interessanti. 
Per me non lo è! 
Nonostante ami la terra sarda e le sue genti, trovo assolutamente riduttivo limitare il suo talento alla sua sola isola!
Ora in mostra a Berlino 



Pastorello - Unnatürlich
Mostra personale di Giovanni Manunta Pastorello
dal 9 novembre 2012

Naturale e innaturale non sono del tutto opposti, fanno parte di questo mondo; il loro vero opposto è il soprannaturale.
La pittura è pittura
La pittura è innaturale, contro natura, ma è nel mondo.
Non è soprannaturale, lo lascia intendere, promette e non mantiene: inganna.

Natural and unnatural are not totally opposite,
they belong to the same world; their actual opposite is the supernatural.
Painting is painting.
Painting in unnatural, against nature, but belongs to the world.
It is not supernatural, it hints, it promises, but it doesn’t fulfil: it misleads.
Natürlich und unnatürlich sind nicht
völlig gegensätzlich, sie gehören zu dieser Welt; ihr wirkliches Gegenteil ist das
Übernatürliche.
Die Malerei ist Malerei
Die Malerei ist unnatürlich, wider
die Natur, aber sie ist in der Welt.
Sie ist nicht übernatürlich, sie gibt es zu verstehen,
verspricht und hält es nicht: sie täuscht.


Pirandello-Berlin
Mainzer Strasse, 2, 10247 Berlino

Sandro Chia - Enigma a Torino

Sandro Chia a Torino... da vedere



Sandro Chia - Enigma
30 ottobre 2012 - 31 gennaio 2013

Inaugurazione martedì 30 ottobre ore 18,00

catalogo in galleria - testo critico di Francesco Poli

GIAMPIERO BIASUTTI Arte Moderna e Contemporanea
via della Rocca , 6/B, Torino
tel . 011 8141099 fax 011 8158776
e-mail : info@galleriabiasutti.it

Orario: da martedì a sabato,
ore 10,30-12,30; 15,30-19,30


 
Questa mostra personale di Sandro Chia alla Giampiero Biasutti, Arte Moderna e Contemporanea, è un evento di particolare interesse perchè è la prima a Torino dopo quelle ormai lontane del 1976 e 1978 da Tucci Russo. E’ un’esposizione che mette a fuoco gli sviluppi attuali della ricerca dell’artista fiorentino attraverso una accurata selezione di una trentina di dipinti, incentrati in particolare su uno dei suoi temi più tipici, quello che mette in scena con valenze ironiche, melanconiche, poetiche, bizzarre, la figura del pittore e l’enigmatico destino della pittura stessa.

Grande protagonista,insieme agli altri esponenti della Transavanguardia, del ritorno postmoderno alla pittura e alla scultura (a partire dalla fine degli anni’70) Sandro Chia è uno dei pochi artisti italiani di consolidata fama internazionale. Ha esposto in tutto il mondo nelle più importanti gallerie, nei grandi musei e nelle manifestazioni espositive di punta come Documenta di Kassel e la Biennale di Venezia. le sue opere si trovano nelle collezioni pubbliche e private di maggior prestigio.

Chia è rimasto sempre vitalmente coerente con i presupposti di fondo della sua sperimentazione pittorica e plastica, caratterizzata da un particolare gusto per gli spiazzanti attraversamenti stilistici, per gli slittamenti letterari, per le ibridazioni fra livelli linguistici e generi figurativi alti e bassi, e per ironici cortocircuiti temporali. Ma in questa sua ultima fase, si puo’ dire che entra in giuoco una visione forse più meditata e profonda, e diventa sempre più marcata l’originale e inconfondibile identità del suo stile personale. 

Lorenzo Canova Dal Futurismo alla Video-Art Museo Anderson - Roma

Siete a Roma, cosa c'è di meglio la domenica mattina di un aperitivo in un museo, 
quattro chiacchiere sull'arte e un ambiente accogliente 
e la voce autorevole di un critico che sa parlare?

Lorenzo Canova
Dal Futurismo alla Video-Art 
Museo Anderson - Roma

Per il ciclo "Le contemporanee letture d'arte di Canova", l'A3M,
Associazione Amici dell’Arte Moderna a Valle Giulia, presenta, alle 11 di domenica 28 ottobre, al Museo Andersen di Roma la seconda conferenza: 
DAL FUTURISMO ALLA VIDEOARTE TRA SPAZIO, MATERIA E LUCE. 
Un viaggio attraverso attraverso le sperimentazioni più innovative del Novecento, introdotto dal Presidente Angelo Bucarelli e concluso da un aperitivo. 
 Ingresso libero. 
Le prossime conferenze sono fissate per domenica 11 e 18 novembre. 

Museo H. C. Andersen, via P. S. Mancini 20, Roma

PPP una polemica inversa arte contemporanea ispirata alla poesia di Pier Paolo PASOLINI

Molto, molto interessante....


PPP una polemica inversa
arte contemporanea ispirata alla poesia di Pier Paolo PASOLINI
 
martedì 30 ottobre, dalle ore 18, Palazzo Incontro (Via dei Prefetti, 22 – Roma)

Conferenza stampa ore 12

Inaugurazione ore 18

Ventidue artisti, undici poesie, una mostra. PPP. Una polemica inversa è il tentativo di rendere omaggio, attraverso la comunione fra poesia e arte, alla figura di uno fra i più grandi intellettuali del novecento europeo: Pier Paolo Pasolini.

Al centro del progetto l’opera poetica di Pasolini, undici componimenti in versi tratti da Le ceneri di Gramsci, La religione del mio tempo, Poesia in forma di rosa, Trasumanar e organizzar, saranno rielaborati creativamente da due generazioni diverse di artisti, alcuni fra i più importanti pittori, scultori e fotografi operanti nel panorama italiano e internazionale: Claudio Abate, Carla Accardi, Gianfranco Baruchello, Matteo Basilé, Veronica Botticelli, Laura Canali, Giuseppe Capitano, Gianni Dessì, Mauro Di Silvestre, Rocco Dubbini, Giosetta Fioroni, Nino Giammarco, Franco Gulino, Jannis Kounellis, Elena Nonnis, Nunzio, Giuseppe Pietroniro, Michelangelo Pistoletto, Oliviero Rainaldi, Pietro Ruffo, Maurizio Savini, Sten & Lex.

L’obiettivo è quello di attivare, per il fruitore, uno spazio virtuoso intorno al cui asse ruoteranno l’ispirazione poetica e la creatività artistica in un continuo rimando di suggestioni, simboli, concetti e creazioni estetizzanti che si fanno impressione e visione.

“Abbiamo pensato questa manifestazione – scrive il Presidente della Provincia di Roma NICOLA ZINGARETTI nella prefazione in catalogo (Editore Fandango Libri, 2012, euro 20,00) – come un’occasione per mischiare – nel segno dei suoi versi – linguaggi e persone, artisti e generazioni. E credo davvero che questo approccio libero e aperto rispetti profondamente una delle caratteristiche più particolari di Pasolini: tra i grandi intellettuali italiani del Novecento, non ce n’è stato uno più eclettico, uno così affamato di libertà espressiva e varia umanità. Questa mostra è anche un riconoscimento non formale o retorico ad un uomo che con le istituzioni ebbe un rapporto coraggiosamente conflittuale”

Una conferenza stampa alle ore 18, a cui parteciperanno NICOLA ZINGARETTI, il critico d’arte ACHILLE BONITO OLIVA, lo scrittore e saggista GIANNI BORGNA e il curatore della mostra Flavio Alivernini, anticiperà l’apertura delle sale espositive (1° e 2° piano) di Palazzo Incontro ai visitatori, prevista per le ore 19. (La discussione verrà trasmessa in streaming sul sito di Radio Arte Mobile
http://www.radioartemobile.it/). In una delle sale espositive, inoltre, sarà possibile assistere alla proiezione del film “La rabbia di Pasolini”, ipotesi di ricostruzione del film originale di Pier Paolo Pasolini realizzato da Giuseppe Bertolucci (da un’idea di Tatti Sanguineti)

“In un’epoca come la nostra, – afferma ACHILLE BONITO OLIVA nel suo saggio critico contenuto in catalogo- in un momento così difficile del nostro vivere in cui la politica si è fatta espropriare dall’economia e l’economia dalla finanza, la comunione tra il verbo poetico di Pasolini ed il deposito iconografico degli artisti può indicare la speranza ed il sospetto di un futuro migliore”

L’iniziativa, che prevede durante il periodo espositivo due giornate di approfondimento sull’opera del poeta di Casarsa, si avvale del supporto di un comitato scientifico formato da CARLA BENEDETTI, ACHILLE BONITO OLIVA, GIANNI BORGNA e DACIA MARAINI. Ideata e organizzata dall’Associazione culturale Teorema in collaborazione con il Progetto ABC e con Civita è stata realizzata con il patrocinio della Provincia di Roma.

Per informazioni:

Associazione culturale Teorema
Tel. 392.2984.600 - info@teoremacultura.com - www.teoremacultura.com

Progetto ABC
Alberto Ferrigolo - alberto.ferrigolo@gmail.com - www.provincia.roma.it/percorsitematici/abc

Brand is murderer - personale di Massimo Gurnari

Io lo trovo geniale!



Y.N.T.S. presents:

BRAND IS A MURDERER
Massimo Gurnari Solo Exhibition
Il Brand è un nome, simbolo, disegno o combinazione di elementi. Un'immagine in grado di rendere qualunque cosa UNICA, IMMEDIATA e RICONOSCIBILE.

L'assassino è colui che commette assassinio, un atto violento e volontario.

BRAND IS A MURDERER è una serie di opere su carta dove vengono reinterpretate, o meglio "uccise" le stampe di maggior successo realizzate da Y.N.T.S.
Un lavoro di reiterazione continua: Y.N.T.S. rilegge il brand/oggetto cult, Gurnari rilegge Y.N.T.S.
L'esibizione è accompagnata da una serie di oggetti merchandise appositamente creati per l'evento.
Ad intrattenere i presenti un freschissimo dj set targato Dope Boys & BruttoPosse, ed un catering d'eccezione creato appositamente per l'evento dal primo Spaghetti Bar di Milano (Noodles, via Vigevano 33).

ARTIST BIO:
Massimo Gurnari è nato a Milano il 1° Maggio 1981. Vive e lavora a Milano nel quartiere Ortica.
Si diploma al liceo artistico Hajech di Milano, successivamente si iscrive al corso di pittura in Brera abbandonandolo però poco prima della tesi. Nel 1995 inizia l'esperienza in strada con il writing, sotto lo presudonimo di Micro, la crew di appartenenza è la storica VMD70'S.
La ricerca attuale lo spinge verso la contaminazione di immagini vintage, classic tattoo, vari elementi di grafica, scritte...il tutto a creare un grosso contenitore di memorabilia dove presente e passato convivono.
La contaminazione nei lavori di iconografie del tatuaggio viene dalla frequentazione di tatuatori come Daniele Carlotti, Pepe e Zuno, Pietro Sedda. Il tatuaggio classico e l'iconografia dal 1950 al 1970 circa rendono le sue opere "popolari", di un linguaggio semplice ed immediato e il loro aspetto "caotico" e pieno di elementi fa sì che ognuno possa instaurare un rapporto di memoria condivisa con una o più parti dell'opera.
Da poco più di 3 anni inizia anche a tatuare, un tipo di tattoo che vuole essere l'estensione del suo lavoro su tela e come quest'ultimo unico e irripetibile.
Dal 2011 il suo merchandise è un esclusiva di ON STAGE, e nello stesso anno inizia anche la collaborazione con il brand YOU NEED THIS SHIT.
Contemporaneamente è nato il progetto EAT Studio, che ha sede nella sua casa/studio.
EAT Studio è il contenitore che abbraccia tutti gli ambiti con cui giornalmente vive e lavora, dal tattoo alla pittura, dalla moda alla produzione di t-shirt serie limitata, stampe e piccole mostre autogestite.

Spazio Concept
via vincenzo forcella 7, 20144 Milano

venerdì 26 ottobre 2012

L’ONNIPOTENZA DEL SOGNO Da De Chirico al Surrealismo

Grande festa alla CAMeC (http://camec.spezianet.it/ ) di La Spezia, si celebra la grande arte!!!

 
L’ONNIPOTENZA DEL SOGNO

Da De Chirico al Surrealismo 
21 ottobre 2012  1° aprile 2013


Con questa mostra il CAMeC intende presentare una già proposta e riuscita formula espositiva, centrata sull'incontro e il dialogo fra le raccolte permanenti e autorevoli prestiti, in collaborazione scientifica con istituzioni pubbliche e collezioni private. In questa occasione il progetto affianca a un'inedita selezione di ascendenza Surrealista un prezioso florilegio di dipinti di Giorgio De Chirico della prima Metafisica e della Nuova Metafisica degli anni Cinquanta-Settanta, con l’intento di documentare il legame cardinale fra la corrente ferrarese e l’avanguardia nata a Parigi nel 1924, saldamente confermato dalla storiografia a dispetto del burrascoso rapporto intercorso fra il Maestro e André Breton. 
Giorgio De Chirico

Fra le altre opere in mostra tre Piazze d’Italia a confronto, del ’16, ’57 e ‘70, la Composizione Metafisica proveniente dalla GAM di Palazzo Pitti, replica del Canto d’amore del 1914 conservato al MOMA di New York e, da metà dicembre, l’Enigma della partenza del ’14 appartenente alla raccolta Magnani Rocca. Dalle raccolte del CAMeC opere di Hans Jean Arp, Hans Bellmer, Victor Brauner, Jean Cocteau, Salvador Dalì, Paul Delvaux, Gianni Dova, Marcel Duchamp, Max Ernst, Maurice Henry, Wifredo Lam, Edouard Mesens, René Magritte, Sebastian Matta, Juan Miró, Man Ray, Alberto Savinio, Paul Wunderlich.

 CAMeC - La Spezia
Piazza Cesare Battisti, 1
19121 La Spezia - Italy

TRILOGIA ANALITICA / Giorgio Griffa, Claudio Olivieri, Pino Pinelli

La pittura analitica è uno di quei movimenti artistici che ami perchè ti arriva o che rifiuti perchè non lo comprendi... ma questo è un problema tuo! 

Pinelli 1985


Confronto a tre fra assoluti protagonisti della Pittura Analitica, tendenza di ricerca nata in Europa nei primi anni Settanta, l’esposizione si compone di quindici opere realizzate in un arco di tempo esteso tra quegli anni e il primo decennio Duemila.Appoggiata sul nascere da critici di prim’ordine quali Filiberto Menna, Italo Mussa e Klaus Honnef, la Pittura Analitica (o Pittura-Pittura) focalizzava l’attenzione sulla centralità di elementi primari quali la tela e il telaio, il segno, la luce e il colore, in costante meditazione sul procedimento creativo dell’artista, rigoroso e disciplinato in ogni sua fase. Il fare pittura, svincolato da simboli, contenuti e sovrapposizioni, è principio e processo assoluto; prende corpo nelle tele naturali di Griffa, percorse da tratti di colore e ombre di geometrie; nei flussi evanescenti di luce-colore di Olivieri; nelle superfici tattili e nelle vibranti cromie di Pinelli. Il processo, tuttavia, non dà mai luogo a fenomeni “freddi”, piani distanti a priori dalla sensibilità dello spettatore: è semmai il fascino del colore a sollecitare la mente e l’occhio, se è vero che, riprendendo un pensiero di Honnef (1973): “E’ difficile ricavare un concetto razionale dai quadri. Essi liberano effetti emozionali, a volte anche irrazionali”.
“Ogni parte dell’opera è struttura-colore spazialmente qualificata”, scriveva Olivieri parallelamente al critico, nel medesimo anno (1973): a fare da contraltare a tale dichiarazione, le partiture cromatiche di Pinelli il quale, precisa ancor oggi, armonizza colori puri accostandoli come note di un pentagramma.
A testimoniare, infine, del preciso equilibrio del segno di Griffa, concorrono non solamente i lavori a breve in mostra a Caserta, ma anche le recenti e prestigiosi occasioni espositive nelle quali il maestro ha esplicitato il suo riferimento alla sezione aurea, antico canone ritmico sotteso alla matematica come alle arti.

Le opere saranno in mostra alla galleria Nicola Pedana Arte Contemporanea fino al 10 dicembre 2012.

TRILOGIA ANALITICA / Giorgio Griffa, Claudio Olivieri, Pino Pinelli
a cura di Teresa Lucia Cicciarella
10 novembre-10 dicembre 2012
Nicola Pedana Arte Contemporanea, Caserta via Don Bosco 7
Cell evento:3926793401
orari di apertura: martedì/sabato h. 10.00-13.00, 16.30-20.00; venerdì h. 16.30-20.00
ingresso gratuito

“IN ART WE TRUST” a cura di Pietro Di Lecce

Comunico...

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“IN ART WE TRUST” a cura di Pietro Di Lecce

Luogo: Spazio Seicentro Via Savona n 99 Milano

Durata mostra: dal 26 Ottobre al 3 Novembre Vernissage dalle ore 18:30

Orari e Giorni per visitare la mostra : Dal Lunedi’ al Venerdi’ dalle 10.30 alle ore 18.30

Ingresso Libero

Mostra con catalogo.

COMUNICATO:

“In Art We Trust” è il progetto da me ideato per promuovere giovani artisti di sicuro talento e destinati a offrire un valido contributo all’arte contemporanea italiana. Alcuni, data la loro giovane età o la poca esperienza, stanno muovendo i primi passi in questo ambiente partecipando a concorsi o semplicemente promuovendo attraverso il web i loro lavori; ciononostante ho intravisto in loro un potenziale futuro professionale in campo artistico.
Anche per quegli artisti che stanno sperimentando e proponendo la loro prima serie di lavori senza aver ancora dunque uno stile definitivo, emergono tutte quelle qualità che, se coltivate, potranno condurre a brillanti risultati.
Altri artisti invece, hanno già le basi professionali per potersi inserire nel mercato.
Questo progetto quindi tenta di mostrare le innumerevoli realtà talentuose presenti nel nostro paese che, sia a causa di una cultura classicista sia per la mancanza di spazi e fondi, vengono poco valorizzate.

Un’ulteriore caratteristica di questo progetto è la sua ripetibilità sia negli spazi pubblici che nelle gallerie private, così da consentire al maggior numero di artisti di presentare le proprie opere agli addetti ai lavori (galleristi, critici e giornalisti) e ai collezionisti. Pertanto verrà favorito un certo tipo di collezionismo giovane, una sorta di sinergia comune in un progetto, in cui le varie identità che operano in questo settore potranno confrontarsi tra loro.

La collettiva non ha volontariamente un filo conduttore esplicito, ciò che ha permesso di realizzare questo progetto è la capacità relazionale dell’arte, intesa come la possibilità degli artisti di confrontarsi e crescere assieme, senza tutti quei vincoli restrittivi che una mostra generalmente presenta nella sua organizzazione.

Questo progetto sarà dunque aperto a ogni collaborazione che abbia come fine la creazione di un incessante dialogo tra gli artisti e gli addetti ai lavori, in modo da rendere la mostra dinamica e in continua evoluzione.

Ogni artista presenterà la propria opera contestualizzandola all’interno del gruppo creativo, illustrando sia le motivazioni che lo spingono a “fare” arte sia cosa si aspetta dai meccanismi del mercato, analizzando le difficoltà che si frappongono tra il processo creativo e il sistema dell’arte.

Pietro Di Lecce



Gli artisti sono stati messi in ordine alfabetico, volutamente per nome, in modo tale da non creare un distacco tra chi legge, chi visiterà la mostra e gli artisti...IN ART WE TRUST !.

ARTISTI IN MOSTRA :


Alessandro Torri
Andrea De Angelis(“Negro”)
Anna Caruso
Antonio Marciano
Cecilia Granata
Costantino Giro
Dana Danica Ondrejovic
Daniele Duo’
Diego Tosi
El Euro
Erica Battello
Ester Grossi
Eva Reguzzoni
Fabrizio Cicero
Federico Lanaro
Francesco Liggieri
Fulvio Martini
Giordano Poloni
Giorgia Benazzo
Giuglia Gi Vu’
La Fille Bertha
Luca Di Maggio
Manù Brunello
Marco Arduini
Massimiliano Errera
Matteo Beltrami
Mr. Mess
Nicola Alessandrini
Nicola Caredda
Paolo Labbra
Pesca
Piero 1/2Botta
Pietro Di Lecce
Silvio Riviezzo
Simone Fazio
Thomas Raimondi


E molti altri.

“Dissolvenze d’autunno” Alessandro Tofanelli alla Fondazione Banca del Monte di Lucca

Alessandro Tofanelli un poeta che dipinge. Alla Fondazione del Banco di Lucca



A Lucca uno dei maggiori esponenti del Paesaggismo Metafisico contemporaneo
La Fondazione BML ospita l’artista di fama internazionale Alessandro Tofanelli
Inaugura domani (domenica 28 ottobre) la sua personale “Dissolvenze d’autunno”

Ingresso gratuito
A Lucca uno dei maggiori esponenti del Paesaggismo Metafisico contemporaneo. Nuovo, importante appuntamento con l’arte nelle sale espositive della Fondazione Banca del Monte di Lucca (piazza San Martino, 7) che torna ad ospitare la personale di un altro grande artista del nostro tempo. Inaugura domani (domenica 28 ottobre) alle 18 “Dissolvenze d’autunno” la mostra delle opere del viareggino Alessandro Tofanelli, artista di fama internazionale.
Pittore, fotografo, video-documentarista, regista e sceneggiatore: Tofanelli è senz’altro un artista con la “a” maiuscola. Vincitore di numerosi premi e riconoscimenti nazionali ed internazionali, le sue opere pittoriche fanno parte di importanti collezioni private e pubbliche. Tofanelli presta la sua collaborazione a diverse trasmissioni Rai, come Geo e Linea Verde, e pubblica le sue opere su riviste specializzate.

Luci ed ombre si alternano nei suoi dipinti per creare dei veri e propri “ritratti di paesaggio”, ritratti caratterizzati da infinite variazioni fisionomiche, da soluzioni luministiche teatrali, gestite dalla regia sapiente dell’artista in una singolare operazione intellettuale. Ritratti di paesaggi inesistenti, frutto di una stratificazione di immagini care all’autore, fatte di ricordi e rielaborate dall’arte della memoria.

Alessandro Tofanelli
Scrive nel catalogo Marco Palamidessi: “È dal complesso rapporto, sentimentale
e conoscitivo, che Alessandro Tofanelli da sempre rinsalda con i luoghi della
terra natìa, che scaturisce la linfa vitale che nutre la sua pittura. Artista
notoriamente inserito fra i principali esponenti del paesaggismo metafisico
contemporaneo, le sue opere raccontano la memoria di luoghi intensamente amati
e vissuti, un universo poetico che si manifesta in tutta la sua pienezza e il
suo splendore. La trasfigurazione figurativa messa in atto dalla sua pittura fa
sì che l'immagine del paesaggio appaia fin da subito intimamente connessa ad
istanze interiori, del ricordo e della psiche. Quello dipinto da Tofanelli è
infatti un paesaggio proiettivo, dell'anima, un volto dalle molteplici
fisionomie, che dalla realtà prende la somiglianza ma non il dato oggettivo,
per far posto allo spazio dei sogni, dei desideri e delle illusioni.”

“Dalle opere di Tofanelli traspare un intenso coinvolgimento sentimentale nei confronti dell’ambiente naturale, che costituisce fonte importante della sua ispirazione: i luoghi eletti a paradiso figurativo, come il Lago di Massaciuccoli con le sue zone paludose, la macchia di San Rossore e di Migliarino Pisano, la foce del Serchio…, sono luoghi penetrati dal pittore rivissuti come spazi proiettivi di situazioni e figure, rappresentazioni del proprio paesaggio interiore. Merito di Tofanelli è di aver reso una tematica antica come quella paesaggistica, attraverso il suo linguaggio ormai riconoscibile nel panorama artistico contemporaneo, assolutamente moderna, rielaborata ed arricchita di nuove poetiche suggestioni personali.”, è il commento del presidente della Fondazione BML Alberto Del Carlo.


Il catalogo della mostra contiene, tra l'altro, il contributo di Adolfo Lippi,
noto giornalista, scrittore e regista anch'egli viareggino.

Alessandro Tofanelli, Sera d'estate, 60x60 cm, olio su tavola

La mostra resta aperta fino all’11 novembre a ingresso libero e con il seguente orario: dal lunedì al venerdì 15,30-19,30; sabato e domenica 10-13, 15,30-19,30. Per informazioni: www.fondazionebmluccaeventi.itinfo@fondazionebmluccaeventi.it.

giovedì 25 ottobre 2012

Marino Marini al MAN di Nuoro

 

 Marino Marini al MAN di Nuoro

 

Il tema “Cavalli e cavalieri” sarà oggetto di due mostre parallele, dal 15 dicembre al 24 febbraio prossimi al MAN di Nuoro.

Il progetto di Lorenzo Giusti, neo direttore dell’istituzione nuorese, anticipa una delle linee del nuovo MAN: la contemporanea e contestuale presenza di importanti mostre sul Novecento italiano ed internazionale affiancate da ampie finestre sugli artisti contemporanei.

Per questo primo test del suo progetto Lorenzo Giusti ha scelto un tema profondamente sardo, quello dei cavalli e dei cavalieri, declinato, da un lato, dall’artista del nostro Novecento che certo più di ogni altro lo ha rappresentato, ovvero Marino Marini.

All’ampia mostra di Marini (oltre un centinaio le opere esposte) viene affiancato, come progetto parallelo ma indipendente, uno sguardo sulla produzione artistica contemporanea sul medesimo tema (Cavalli e Cavalieri. Post Scriptum). Attraverso la presentazione di alcuni lavori realizzati negli ultimi anni da artisti di rilievo internazionale, di diversa generazione e provenienza, tra i quali Alberto De Michele, Tue Greenfort, Pietro Mele, Anri Sala, Carolina Saquel, Nedko Solakov, Salla Tykka. I lavori selezionati, per quanto diversi gli uni dagli altri per modalità operative, sensibilità e finalità, condividono il riferimento alle figure del cavallo e del cavaliere, soggetti ancora capaci di evocare specifiche suggestioni e di farsi interpreti privilegiati della realtà presente.

“La mostra Cavalli e cavalieri – afferma Giusti, che ne è curatore insieme a Alberto Salvadori – è la prima personale dedicata al lavoro di Marino Marini realizzata in Sardegna. Il progetto espositivo, che si avvale della collaborazione della Fondazione Marino Marini di Pistoia e del Museo Marino Marini di Firenze, nasce dalla constatazione di un diffuso ritorno di interesse, a livello internazionale, per l’opera dell’artista e da una riflessione condivisa sull’importanza cruciale del motivo del cavallo con cavaliere nella vicenda dello scultore toscano, maestro conclamato dell’arte italiana del Novecento. Un tema che, nelle sue diverse declinazioni, tocca tradizioni profondamente radicate in tutto il territorio sardo, dove, seppure indirettamente – non avendo Marini operato sull’isola – l’esperienza artistica dello scultore costituisce uno dei maggiori riferimenti, non soltanto per la celebrità del suo percorso, ma anche in virtù del suo ruolo di insegnante all’ISIA di Monza, frequentata, all’inizio degli anni Trenta, dai sardi Salvatore Fancello, Costantino Nivola e Giovanni Pintori.

Al MAN saranno presentate quindici sculture tra le più importanti del percorso di Marino Marini e oltre cento tra disegni e opere grafiche, eseguite dall’artista tra il 1937 e il 1979 (anno che precede la morte dell’autore) e che raccontano il dispiegarsi nel tempo di un percorso creativo di grande originalità e coerenza”.

Le due mostre saranno accompagnate da altrettanti cataloghi bilingue (italiano ed inglese) editi da Silvana.

Informazioni e prenotazioni:
MAN_Museo d’arte della Provincia di Nuoro
Via s. Satta 27 – 08100 Nuoro – tel +390784252110
Orari: 10:00 – 13:00 15:00 – 19:00 (Lunedì chiuso)
Biglietteria:
Intero 3,00 euro
Ridotto 2,00 euro (dai 18 ai 25 anni)
Gratuito under 18 e over 60
Gratuito ultime domeniche del mese

 

Azimut, Ferrari, Casa d'Arte San Lorenzo e Ugo Nespolo

Vi avevo parlato dell'evento,
"I MOTORI DELLA FINANZA E LA PASSIONE DELL'ARTE"
arte+finanza+istinto+metodo",
organizzato da Azimut con Ferrari e Ugo Nespolo,
nel post: http://lastanzaprivatadellarte.blogspot.it/2012/10/un-po-di-ego.html.
Aldilà del cambio di location dell'ultimo momento causa maltempo... 
Ecco un po' di documentazione.

beh... che dire?

due eccellenze: Ferrari e Ugo Nespolo con Paolo Bacchereti

con Annamaria Brizzi, Sig.a Nespolo, Ugo e Antonella Tabani

durante la presenzazione: con Annamaria Brizzi e Claudio Grosso di Forza Ferrari spa

con Ugo Nespolo

alla guida della Ferrari California 8 cilindri

 grazie a 

e un ringraziamento particolare alla fotografa Sabrina Gazzola,
autrice della maggior parte degli scatti..

A proposito di Contemporary Times, personale di Thomas Berra

Bella! 
Davvero bella mostra, quella di Thoams Berra, inaugurata ieri alla MyOwnGallery di via Tortona e curata da Angela Loveday. 
Tanta anzi tantissima gente, molti addetti, collezionisti e amici.

Sponsorizzata da Unicredit, frutto del "concorso" Contemporary Times (vedi: http://lastanzaprivatadellarte.blogspot.it/2012/07/contemporary-times-roma-con-unicredit.html), 
ha celebrato il vincitore dello stesso: THOMAS BERRA

un po' di foto...
la location

la location

il catalogo, la locandina...
la didattica

la didattica
i sei partecipanti al progetto: Emila Sirakova

i sei partecipanti al progetto:Giovanni manzoni Piazzalunga

i sei partecipanti al progetto:Angelo Crazyone

i sei partecipanti al progetto:Marco Minotti

i sei partecipanti al progetto: Marco De Rosa

i sei partecipanti al progetto:Thomas Berra

un po' di mostra...

un po' di mostra...

un po' di mostra...
Io, Thomas, Vidal, Alberto Agazzani, Angela Loveday ed Emanuele Beluffi

un po' di gente...

un po' di gente...

un po' di gente...

un po' di gente...

un po' di gente...


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