RITENGO CHE SIA DOVERE DI CHIUNQUE E A MAGGIOR RAGIONE DI NOI ITALIANI, FARE DI TUTTO PER PROMUOVERE, SALVAGUARDARE E DIVULGARE L'ARTE IN TUTTE LE SUE ESPRESSIONI.
UNA SOCIETA' DISTRATTA SUI FATTI DELL'ARTE E' UNA SOCIETA' VOTATA ALL'IMPOVERIMENTO... E NOI, DA QUESTO PUNTO DI VISTA, LO SIAMO GIA' ABBASTANZA!






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venerdì 22 giugno 2012

Co.Co.Co. Como

Ed eccoci al Como Contemporary Contest (Co.Co.Co.) 2012 che tra i partecipanti anche il bravo Emanueli Dottori, già finalista dell'ultima edizione del Premio Patrizia Barlettani



Dal 23 giugno al 29 luglio 2012, San Pietro in Atrio di Como (via Odescalchi 3) presenta la mostra collettiva dei finalisti di co co co como contemporary contest 2012, il concorso ideato con lo scopo di scoprire nuovi giovani talenti e offrire l'opportunità di promuovere il loro lavoro sulla scena artistica contemporanea italiana.
Il percorso espositivo presenta i lavori degli artisti selezionati - Francesca Agnelli, Josè Angelino, Valentino Campisi, Claudia Campus, Emilia Castioni, Manuel de Marco, Federica Di Carlo, Emanuele Dottori, Chiara Foresti, Debora Garritani, Massimiliano Gatti, Umberto Rotondella, Roberta Orlando, Gianfranco Pulitano, Santissimi (Sara Renzetti&Antonello Serra), Serena Scopini, Francesco Sisinni, Eleonora Todde, Quiet Ensemble, Serena Zanardi - tutti di età compresa tra i 18 e i 35 anni, provenienti da ogni parte d'Italia, che spaziano dalla pittura alla fotografia, dall'installazione/scultura alla video arte.
In mostra si potrà ammirare Peta, l'opera del vincitore Massimiliano Gatti (Voghera, 1981), una serie di 10 stampe fotografiche che tratteggiano il racconto di una professione, quella del padre farmacista, evocazione di ricordi chiari che la memoria dell'artista ha caricato di significati.
Massimiliano Gatti, oltre a ricevere un premio in denaro di 2.000 Euro, terrà una mostra personale, sempre in San Pietro in Atrio, dal 10 novembre al 9 dicembre 2012.
La giuria di co co co como contemporary contest 2012, che ha vagliato oltre 400 candidature, era composta da: Francesco Paolo Campione, Direttore del Museo delle Culture di Lugano, Luciano Caramel, storico dell'arte, Chiara Canali, curatore, Cristian Contini, gallerista, Momo Banfi, collezionista, Silvia Rossi, Responsabile delle Relazioni esterne di Federculture, Walter Trecchi, artista.
Tra i vari riconoscimenti, Valentino Campisi (Bologna, 1989) ha vinto il Premio speciale Federculture "Centro - periferia" - novità di quest'anno - nato dalla partnership instaurata tra l'Assessorato alla Cultura e l'associazione Federculture di Roma. L'artista è stato selezionato con l'opera "Senza titolo 2011", una striscia di pellicola strappata rappresentante una sequenza di cieli, (diversi - ma sempre lo stesso, come dice l'autore) in cui il supporto vede verificare su se stesso il contrasto tra un gesto così violento e fisico e un soggetto etereo e irraggiungibile come il cielo.
Oltre che a Como, Valentino Campisi esporrà a Roma, nella mostra collettiva dei finalisti del concorso Centro - periferia, promosso da Federculture, dal 14 al 17 giugno 2012.
Allo stesso modo, Rori Palazzo (Palermo, 1977), selezionata dalla giuria del premio "Centro- Periferia" Federculture, presenterà la sua opera "Dream #01 / La mia casa (Alessandra)", oltre che a Roma, anche nella mostra collettiva co co co di Como.
In occasione dell'inaugurazione, venerdì 22 giugno, dalle ore 18.30, per celebrare l'arte e la creatività in tutte le sue forme, San Pietro in Atrio e la piazza antistante (Piazza S. Fedele) saranno sede di un'istallazione vivente di arti contaminate "La coperta lirica", a cura dell'Associazione Luminanda, nell'ambito del progetto Artificio. La coperta è un manto colorato grande come una piazza realizzata in due anni di laboratorio diffuso che ha coinvolto diverse città italiane, viaggiatori, migranti e cittadini, unendo stoffe, lane, storie, racconti e idee. La coperta diventerà per l'occasione un maestoso abito di scena per una cantante lirica. Un abito che attraverso il canto, la musica e la danza, prenderà vita creando una performance dal forte impatto visivo. A vestire la grande coperta saranno coinvolti anche i cittadini che diventeranno così protagonisti dell'azione artistica, per un'arte condivisa, partecipata e contaminata.

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