RITENGO CHE SIA DOVERE DI CHIUNQUE E A MAGGIOR RAGIONE DI NOI ITALIANI, FARE DI TUTTO PER PROMUOVERE, SALVAGUARDARE E DIVULGARE L'ARTE IN TUTTE LE SUE ESPRESSIONI.
UNA SOCIETA' DISTRATTA SUI FATTI DELL'ARTE E' UNA SOCIETA' VOTATA ALL'IMPOVERIMENTO... E NOI, DA QUESTO PUNTO DI VISTA, LO SIAMO GIA' ABBASTANZA!






Vota questo blog

Siti

mercoledì 6 aprile 2011

season of the witch.-- Bipersonale Silvia Argiolas Elena Rapa

Da Colombo, Argiolas e Rapa a confronto. Due talenti da tenere in considerazione!

Antonio Colombo presenta in galleria una mostra di Silvia Argiolas ed Elena Rapa, dopo il successo, lo scorso autunno, delle due rispettive mostre personali in Little Circus.
Curata dall’amico Roberto Fantoni, profondo conoscitore delle cose dell’arte, della letteratura, del rock e delle controculture nonchè fiancheggiatore e ispiratore di una tribù di giovani artisti vicini alla galleria. La mostra prende il titolo dalla famosa
 canzone di Donovan The Season of The Witch, pezzo “culto” acido ed ipnotico dal fascino intramontabile.
Quale misterioso filo conduttore lega titolo, musica, testo a queste giovani artiste?
Probabilmente l'abile capacità di fare viaggiare la mente, fuori e dentro se stesse, compiendo esplorazioni ardite e spericolate pur restando fisicamente immobili. Probabilmente il sapere guardare e vedere l'oltre, l'aldilà, il nascosto, il celato, l'anima, lo spirito. Oppure è una semplice associazione d'idee, di emozioni che crea un'alchimia in grado di liberare l'immaginazione ed espandere la mente. Il mondo di Elena Rapa esplode in una rappresentazione fantastica, quello di Silvia Argiolas implode nella sua drammatica interiorità.
In mostra due grandi tele e una serie di lavori più piccoli, su tela, tavola e carta.
Lo sguardo di Elena Rapa è quello di un Pinocchio allucinato che vaga malinconico in un paese dei balocchi contemporaneo e notturno, popolato da animali e vegetali antropomorfi e mutanti che si confronta con l’arte simbolica ed espressiva dal sapore arcaico di Silvia Argiolas da cui emerge uno strano mondo onirico in cui la serenità sembra negata ed i soggetti, come anime dolenti, dialogano con gli elementi primordiali alla ricerca del loro equilibrio instabile.
In galleria sarà disponibile un catalogo con testi di Roberto Fantoni e Matteo Guarnaccia. 


Antonio Colombo Arte Contemporanea Milano
mercoledì 20 aprile alle ore 18.30 - 14 maggio alle ore 21.30

Nessun commento:

Posta un commento