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venerdì 15 aprile 2011

Nella mostra "Bramante & Friends" a Caserta anche Giuseppe Bombaci

Bella l'idea di Davide Bramante per questa mostra. Ottima la compagnia, e fra questi sottolineo la presenza di Giuseppe Bombaci e Roberto Coda Zabetta, ed immagino anche la parte critica sia di livello, visto le penne che hanno contribuito alla stesura del catalogo. Da vedere.


Si inaugurerà sabato 7 maggio alle ore 19, presso la galleria Nicola Pedana Arte Contemporanea in via Don Bosco 7 a Caserta, la mostra “Bramante & Friends”, da un’idea di Davide Bramante.
In occasione del vernissage sarà presentato il catalogo con testi di Davide Bramante, Enzo Battarra, Massimo Sgroi e Nicola Pedana,. Accanto alle opere di Davide Bramante quelle degli artisti-amici Alfredo Aceto, Giuseppe Bombaci, Roberto Coda Zabetta, Turi Rapisarda e Gabriele Talarico.
A proposito della mostra, Davide Bramante scrive: “Il titolo, Bramante and Friends preso in prestito dall’importantissima kermesse musicale patrocinata dal mito Luciano Pavarotti, è solo un pretesto per rimarcare il rapporto d’amicizia che negli anni ho istaurato con gli artisti invitati. Si poteva benissimo usare un centinaio di altri titoli ma questo al momento mi pare il più semplice ed il più immediato. Quindi io ed i miei amici artisti, provenienti da tutte le aree geografiche d’Italia da Sud a Nord, artisti che si conoscono già, ma anche alcuni che si trovano per la prima volta ad esporre assieme”.
Nel testo in catalogo Enzo Battarra scrive: “Bramante & friends è una mostra che nasce dal basso, dall’amicizia consolidata e vissuta all’interno di un gruppo di artisti, tra persone che hanno in comune esperienze espositive e pezzi di vita. Davide Bramante, Alfredo Aceto, Giuseppe Bombaci, Roberto Coda Zabetta, Turi Rapisarda e Gabriele Talarico sono artisti uniti di un’Italia che compie centocinquanta anni. I loro percorsi si sono più volte incrociati, in mostre collettive, in partecipazioni a fiere, in collaborazioni con gli stessi spazi espositivi”.
Quindi, Massimo Sgroi: “Tempo e visione si sovrappongono sulle foto ad esposizioni multiple di Davide Bramante che, nel creare la propria visione del paesaggio metropolitano, finisce per creare un riporto di frames impazziti nella nostra stessa memoria. Come Johnny Mnemonic finiamo per accumulare nella nostra capacità di essere ricordanti un accumulo di memorie che si sovrappongono come scansioni alterate del reale. E’ la capacità di percezione nella alterazione dell’antropologia dell’umano che Bramante rappresenta sulla superficie in plexiglass della foto; quella differente relazione fra la visione e la stratificazione delle memorie. Scanscape, i paesaggi della scansione che la nostra mente opera allorché, nel vedere, li sovrappone velocemente uno sopra l’altro”.

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