RITENGO CHE SIA DOVERE DI CHIUNQUE E A MAGGIOR RAGIONE DI NOI ITALIANI, FARE DI TUTTO PER PROMUOVERE, SALVAGUARDARE E DIVULGARE L'ARTE IN TUTTE LE SUE ESPRESSIONI.
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mercoledì 20 aprile 2011

Da La Nazione...

Leggo su la Nazione di oggi (http://qn.quotidiano.net/cultura/2011/04/20/493302-venezia_addio.shtml ) e la notizia è riportata su altri quotidiani una notizia sconcertante. Praticamente a pochi giorni dall'inaugurazione, il Padiglione Italia della Prossima Biennale di Venezia, potrebbe restare "orfana"... mah che bella Italia...


Venezia addio Il ministro Galan 'silura' Sgarbi

Verrà scelto un altro soprintendente al polo museale della città lagunare. Il critico furioso: "Tradito dai funzionari"


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Roma, 20 aprile 2011 - Galan 'silura' Sgarbi. Non sarà lui il soprintendente al polo museale speciale di Venezia. Lo annuncia in tarda serata il ministero: "Non sussistono le condizioni per poter attivare le procedure all’articolo 19, comma 6", quello che avrebbero permesso il ricorso a una figura esterna. Una presa di posizione che escluderebbe la designazione di Vittorio Sgarbi dalla poltrona del polo lagunare, in linea con quanto deciso dalla Corte dei Conti.
"La direzione generale del Mibac — sottolinea la nota del ministero — provvederà ad avviare il procedimento di conferimento del predetto incarico a un dirigente interno alla nostra amministrazione".
"Galan è stato tradito dai suoi funzionari, che non gli hanno detto la verità — tuona Vittorio Sgarbi — . Il ministro mi ha appena telefonato per comunicarmi la sua decisione: stasera (ieri, ndr) lo vedrò a cena da Vespa, e gli spiegherò che gli hanno mentito, che può benissimo far ricordo al comma 6".
Non intende mollare, il critico furioso, e già annuncia di fare ricorso. Poco gli importa che la Corte dei Conti lo scorso 8 marzo abbia nuovamente invalidato la sua nomina veneziana. "Non hanno niente contro di me, vogliono solo che vangano rispettate le procedure: cosa che adesso è stata fatta", sottolinea lo storico dell’arte e opinionista tv.
Ieri la direzione generale per gli Affari generali (nella persona di Antonia Pasqua Recchia) ha provveduto a valutare i curricula dei candidati al bando — con Sgarbi concorrono quattro dirigenti (e storici dell’arte), Stefano Casciu (soprintendente di Modena e Reggio Emilia), Giovanna Damiani (che ha l’interim per Parma e Piacenza), Mario Scalini (soprintendente di Siena e Grosseto) e Fabrizio Vona (soprintendente della Puglia), oltre all’architetto e soprintendente della Liguria Giorgio Rossini e Giovanna Bertoldo, preside del liceo classico 'Mameli' di Roma — per dare le opportune indicazioni al neoministro. E Galan, ieri sera, ha preso la decisione finale.
In tutta risposta Sgarbi annuncia il ricorso e ripete che, se non potrà riprendere il timone della soprintendenza veneziana, si dimetterà anche da curatore del Padiglione Italia della Biennale.
Sgarbi, conferma?"Certo. Si tratta di due incarichi che vanno di pari passo: se non sono soprintendente, non posso assicurare sedi e progetti per le mostre, come ho fatto fino a ora".
Proprio in seguito a questo suo annuncio la Uil dei beni culturali l’accusa di fare “vere e proprie proprie interferenze e pressioni’’ sul ministro Giancarlo Galan..."Non sono nuovo alle intimidazioni dei sindacati, per questo ho dato mandato al mio legale di querelare il portavoce della Uil. Per quanto riguarda gli attacchi personali, ribadisco, anche al ministro, che ho più titoli di chiunque altro".
Si riferisce all’accusa che le è stata mossa di “essere un semplice funzionario e non un dirigente generale”?"Esattamente: io sono alto commissario per l’area di Piazza Armerina, in Sicilia. Chiunque sostenga che non abbia la qualifica di dirigente, è in malafede. E sia chiaro che la Corte dei Conti, non ha niente da eccepire sui miei titoli, ma esclusivamente sulla procedura del bando, e che la mia nomina può esser fatta, purché sia regolare. Ma, anche se così non fosse, il ministro avrebbe comunque tutto il diritto di effettuare la mia nomina per “chiara fama”, in quanto io afferisco a una norma pari agli istituti di cultura, il comma 6, che riguarda figure particolari. E non è tutto".
Che altro c’è?"Sono l’unico in grado di garantire prestigio alle mostre in programma: Galan mi ha chiesto di fare la Biennale più bella degli ultimi anni. Sul fronte soprintendenza, se non torna sui suoi passi (e può ancora farlo), invaliderò il concorso. Anche se, visti i buoni rapporti, credo ci siano margini per un accordo".
In via del Collegio Romano qualcuno, convinto che l’improvvisa apertura di Galan a Sgarbi fosse dovuta al diretto interessamento del premier, trasecola. Stamani è attesa, la resa dei conti: il ministro e il critico si incontreranno per presentare il Festival di Spoleto. 
di Letizia Cini

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