RITENGO CHE SIA DOVERE DI CHIUNQUE E A MAGGIOR RAGIONE DI NOI ITALIANI, FARE DI TUTTO PER PROMUOVERE, SALVAGUARDARE E DIVULGARE L'ARTE IN TUTTE LE SUE ESPRESSIONI.
UNA SOCIETA' DISTRATTA SUI FATTI DELL'ARTE E' UNA SOCIETA' VOTATA ALL'IMPOVERIMENTO... E NOI, DA QUESTO PUNTO DI VISTA, LO SIAMO GIA' ABBASTANZA!






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sabato 10 aprile 2010

"IL PESO DELLO SPAZIO"




Emergencyarts

con il patrocinio di/patronize by
- REGIONE VENETO
- COMUNE DI SANTA MARIA DI SALA_VE
- ASSESSORATO ALLA CULTURA_SANTA MARIA DI SALA_VE


C/O VILLA FARSETTI_SANTA MARIA DI SALA_VE_I





OPENING_SABATO10.04.2010_h.20.00

introduzione critica/opening introductory commentary CAROLINA LIO

Paola Ricci - Artista presente- Present artist

Il peso dello spazio

Il mio pensiero è che attraverso il disegno io posso toccare il vuoto dello spazio a cui non diamo peso,
e traccio delle linee disegnate in linee tridimensionale che creano lo spazio nel vuoto in cui ci muoviamo.
Sentiamo il peso dello spazio immaginando il peso della montagna capovolta.
Siamo in grado di captare che nel vuoto dello spazio è evidente la progettazione e la materia, e con questo anche il peso dell’aria che noi stessi spostiamo.
Darò vita e peso al vuoto con pietre diverse di materiali e colori come marmo e onice.
Essi saranno sospesi da fili d'acciaio molto sottili e impercettibili per percepire il disegno del peso nell'aria.
La montagna nella sua accezione di

- massa
- immobilità
- irraggiungibilità

E’ ribaltando la forma della montagna che se ne ricava una tensione, dove ciò che sembrava permanente
è diventato temporale. Così per la massa ne percepisco il peso, dell’immobilità gli elementi che si muovono nello spazio vuoto a ritmi non prevedibili.
E’ l’irraggiungibilità che è percepita come possibilità di toccare, perchè il punto di massima altezza, la pietra,
è molto più vicina a noi perché capovolto.
Dove la sua temporalità d’essere ha una durata che dipende dallo spazio disponibile.
Io ho, con questo lavoro, modificato le materie prime mantenendo la sua concezione basilare, la massa.
Se l'uomo fosse in grado di guardare la natura con la sua mente come qualcosa di vivo e indeterminato e flessibile, come è nel corso del tempo,
forse sarebbe più attento a cogliere il momento in cui si può apprezzare e capire meglio lo spazio che lo circonda.


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