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lunedì 12 aprile 2010

Donna e Arte: Alice Olimpia Attanasio

Pubblico di seguito l'intervista fatta ad Alice Attanasio per il Blog di MenStyle, "il bicchiere diverso"
Alice sarà l'artista presente con la personale "Medication" nel prossimo mese di maggio (dal 20/5 al 3/7) presso la Galleria San Lorenzo di Milano


Abbiamo scoperto un movimento artistico milanese, se vogliamo “underground” che ci è molto piaciuto. Da qui la voglia di iniziare ad addentrarci in esso attraverso le parole di alcuni protagonisti.
Cominciamo con Alice Olimpia Attanasio (www.aliceattanasio.com) che tra poco a Milano esporrà in una sua personale intitolata Medication.

Chi è Alice, chi Olimpia e chi l'artista?

Se è vero che nei nomi cè un destino, i miei calzano a pennello: Alice è la parte irrazionale, Olimpia la parte razionale, l’artsita è l’unione delle due metà.


Cos'è la materia che usi per dipingere?

Uso una pasta colorata comunemente chiamata ‘colore ad olio’, con cui spesso, mentre dipingo, mi ci sporco per giocarci con le dita.

L'anima e la tela cosa sono per te?

La tela è la mia possibilità di esternare l’anima.

Cosa si può usare per esprimersi davanti ad uno sguardo?

Tutto e niente. In questo caso io uso strumenti medicali ma trasfigurati da un dolce contenuto per trasmettere un messaggio puramente allegorico; la vita va affrontata positivamente e la miglior cura è questa.


Donna, femminilità e pennello. Che file rouge c'è?

E’ possibile che i mezzi espressivi che utilizzo siano influenzati dalle mie esperienze al femminile; ma i concetti che li animano sono universali.



L'importanza della trasgressione

Non credo che la trasgressione sia importante se fine a se stessa.
Nella grande maggioranza dei casi è forzata e scontata con l’unico scopo di attirare l’attenzione, ma, per me, ha un senso solo se rivela un reale bisogno.


Quali sono i tuoi riferimenti artistici?

Non ho dei riferimenti artistici particolari, mi interesso e archivio mentalmente tutto quello che posso, perché ogni input alimenta la mia creatività.
Sicuramente ho però dei miei favoriti, che per il panorama contemporaneo possono essere Jenny Saville, per la pittura, e Damien Hirst per il pensiero.


La bellezza deve finire?

Bisogna vedere cosa s’intende per bellezza.
Nella mia accezione filosofica no.


Salutaci con una pennellata

Siamo solo all’ inizio… il resto alla prossima puntata!


Buona scelta
IBD

2 commenti:

  1. "artista " insignificante chiamarla artista è già fargli un complimento. Io mi domando quante opere vendi all'anno, ti mantiene papà?
    ma in compenso è un ottima comunicatrice, si dovrebbe decicare solo alla comunicazione

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  2. Caro Mr. voodoo, benvenuto nella mia "stanza". Innanzi tutto ti dico che mi piacerebbe parlare con un mio simile e non con un personaggio di fantasia (come avrai intuito, non sopporto molto chi si nasconde dietro l'anonimato o pseudonimi). Avrei, se tu fossi una persona fisica, reale, da porti alcune domande... se ti presenti, magari potremmo scambiare due chiacchiere...
    Roberto Milani

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