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martedì 13 aprile 2010

Da LOBO DI LATTICE:Considerazioni sulla Quindicesima edizione del MiArt - Fiera Internazionale d’Arte Moderna e Contemporanea 26 Marzo – 29 Marzo 2010

MiArt 2010 – Fiera Internazionale d’Arte Moderna e Contemporanea
di Martina Colajanni



È passata da pochi giorni la 15 esima edizione di MiArt all’interno dei padiglioni di fieramilanocity i quali hanno accolto un proficuo numero di opere di Arte Moderna e Contemporanea rispettivamente curate da Donatella Volontè e Giacinto Di Pietrantonio.
Si sostiene che nel corso del tempo questa fiera sia diventata una delle più prestigiose nell’ambito nazionale e probabilmente, visto i numeri di visitatori e di espositori, risulta essere una verità consolidata, ma lo stesso principio non si può affermare qualora si volessero analizzare le novità proposte dalla stessa.
Tra i nomi degli artisti presentanti nell’ambito dell’arte Moderna spiccano le opere di Picasso, De Chirico, Fontana e Manzoni; cosa che invece lascia un po’ perplessi è la presenza di ben poche novità in ambito contemporaneo.
A parte alcuni artisti i cui nomi sono ben consolidati e consacrati dal mercato dell’arte, non ne vengono offerti altrettanti all’interno di una ricerca artistica innovativa e non è un caso che il percorso fieristico, dunque, appaia decisamente fuorviante e per certi aspetti deludente agli occhi di un pubblico più esigente, infatti, si possono citare solo una paio di gallerie che testimoniano la tendenza a portare avanti ricerche interessanti ed originali attraverso le scelte adoperate.


Un esempio ci viene dato dallo Studio d’Arte Cannaviello il quale apre le porte a due promettenti e giovani artisti quali Stefano Cumia e Tamara Ferioli; altra galleria non meno importante è l’ormai indiscussa The Gallery Apart di Roma, che ormai da anni lavora con validi artisti e della quale fanno parte i lavori di Mariana Ferratto, che per l’occasione presenta un video del 2009 dal titolo “ I pesci rossi crescono in base alla dimensione del loro acquario”, e quelli di Luana Perilli che propone un lavoro incentrato su oggetti di uso comune, come possono essere delle semplici sedute, e di come essi possono a loro modo contenere un’anima ed una storia; sempre di Roma è la Galleria Z20 / Sara Zanin dalla quale emerge il nome dell’artista romano Mauro di Silvestre.
Tra le numerose gallerie d’arte contemporanea chiamate ad esporre attraggono sicuramente le milanesi AMT , la Cardi BlackBox, la galleria MassimoDeCarlo, la Prometeo Gallery, la galleria FrancescaMininie lo Studio Guenzani il quale espone anche alcune delle enigmatiche e fortemente poetiche fotografie di Luisa Lambri.
Per quanto riguarda la Sicilia, troviamo la Galleria dell’Arco di Palermo che grazie al suo progetto/ponte con Shanghai ha creato nel tempo un importante e quanto mai consolidato concept di galleria destinato ad incrementarsi nel tempo, grazie anche alla scelta di artisti talentuosi.

TAMARA FERIOLI - Till death do us part, 2010


Nell’ambito della fiera sono stati organizzati anche svariati dibattiti e tavole rotonde capitanate da Milovan Farronato ed intitolate De Arte Disputatio ai quali sono intervenuti addetti ai lavori come la curatrice ChiaraBertola, Andrea Bruciati, l’artista Marzia Migliora, Lara Favaretto e Ottonella Mocellin. In particolar modo è stato di elevato interesse il dibattito avente come tema la questione sulla nuova arte inglese e nel quale sono intervenuti alcuni artisti londinesi tra cui l’inglese Sam Buxton che, insieme ad altri quattordici artisti inglesi, si fa rappresentante di una tra le ultime tendenze presenti nell’ambito britannico, indirizzata sempre di più verso una collettività e meno ad una sfera intima, propria degli anni ’90.
Sommariamente quella del Miart è stata una esperienza che ha lasciato dubbi e perplessità che ogni fiera che si rispetti ha come epilogo finale, ma quantomeno, ha dato la possibilità di consolidare il lavoro di alcuni degli artisti presenti in modo da renderci certi almeno su quelle poche certezze acquisite nel tempo.

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